In questa nuova puntata di #Contagiamocidicultura abbiamo provato a riflettere su concetti e valori utili a costruire una società equa e trasparente, ma che nel quadro storico attuale sembrano talvolta essere finiti fuori rotta: educazione, partecipazione, solidarietà, responsabilità, competenze, trasparenza e merito.
Lo abbiamo fatto grazie al contributo di Annantonia Margiotta, pedagogista e funzionaria della Regione Puglia, autrice del libro “Valorizzare Merito e Competenze. Gli obiettivi di un’onirica Agenda Onu 2080”, recentemente pubblicato da Edizioni dal Sud.
«Noi viviamo in un periodo di grande trasformazione, dove i valori di solidarietà, responsabilità, merito, competenze non sono più dei valori ma sono considerati quasi dei disvalori – spiega Annantonia Margiotta – Invece c’è la necessità di recuperare questi concetti, a partire dall’educazione. Quindi, lavorare su questi temi – merito, competenze, il senso dell’impegno, il rispetto delle regole – fanno di noi dei cittadini che possono costruire una società senza discriminazioni, più equa e giusta per tutti e soprattutto una società che sia trasparente».
Lo sguardo dell’autrice ci conduce lungo un percorso a gradini. Il primo è proprio l’educazione, un mattone fondamentale per costruire cittadine e cittadini attivi, fino al riconoscimento del merito e delle competenze come punto apicale di una crescita non solo individuale, ma soprattutto collettiva.
«Questo sta a tracciare il processo di crescita, di impegno di una persona, che ha inizio con quella formazione che ci aiuta a costruire la nostra personalità come cittadini attivi e responsabili, impegnati all’interno delle diverse nostre attività professionali, come genitori, come professionisti, come decisori politici, come docenti», insiste l’autrice.
Senza troppi giri di parole Margiotta denuncia una realtà dove ad essere premiato è spesso la cultura del favore, anziché l’impegno e la capacità. Una logica che soffoca innanzitutto i giovani, costringendone molti a emigrare per veder riconosciuto il proprio valore altrove, e che apre varchi alle distorsioni e perfino alle infiltrazioni mafiose.
«Dal 2023 al 2024 c’è stato un incremento del 36,5% dei giovani laureati emigrati all’estero, in quelle nazioni dove le competenze sono riconosciute, sono premiate, insieme alla possibilità di raggiungere gli obiettivi e il famoso ascensore sociale, che garantisce la possibilità di avanzare nella carriera e nella vita professionale», dice ancora l’autrice.
Il libro è anche una chiamata alla responsabilità, per recuperare un’etica pubblica che sappia unire trasparenza, giustizia e pari opportunità. Un’agenda “onirica”, quella del 2080, ma necessaria per immaginare e costruire un futuro diverso.
«Noi dobbiamo avere la forza di combattere tutti insieme la cultura del favore, il nepotismo e il familismo amorale perché non consentono alle nostre società di crescere ma di regredire e di essere maggiormente permeate dalle filtrazioni mafiose», conclude Margiotta.
