Si è svolto lunedì 4 maggio, a Padova, presso la Sede della Provincia, il seminario di formazione del progetto “Conoscere le mafie, costruire la legalità”, promosso dalla Regione del Veneto, Anciveneto e Avviso Pubblico, in base alla legge 48/2012, che ha visto la partecipazione di circa una settantina di persone.
Quello che si è svolto a Padova è stato l’ultimo di sette seminari di formazione che si sono svolti da settembre 2014 ad oggi in ogni provincia del territorio veneto, e che hanno coinvolto oltre 500 persone tra amministratori locali, funzionari della pubblica amministrazione, operatori degli enti locali, forze dell’ordine, rappresentanti di associazioni di categoria e organizzazioni sociali, ma anche cittadini che a vario titolo svolgono attività sui temi della prevenzione e del contrasto al crimine organizzato e della promozione della cultura della legalità.
Dopo i saluti istituzionali di Fabio Bui, Vicepresidente della Provincia di Padova e Sindaco di Loreggia, e di Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, è intervenuto Roberto Zuliani, colonnello, capo della DIA del Triveneto, il quale ha spiegato come le organizzazioni criminali si inseriscono e agiscono nel nostro tessuto economico, in particolare al Nord. “Se in Lombardia, in Liguria, in Piemonte, in Emilia Romagna, possiamo parlare ormai di radicamento delle mafie sul territorio, nel Triveneto la situazione non è ancora così, ma non per questo possiamo dire che non vi sia un interesse della criminalità organizzata: anzi la sua presenza è molto forte. Oggi le mafie sono cambiate: con un’azione attenta e strategica sono riuscite ad infiltrarsi nel tessuto economico e sociale. C’è stato, e c’è, un avvicinamento silente che, attraverso l’esercizio dell’usura e del riciclaggio di denaro illecitamente accumulato, mira ad appropriarsi di aziende in difficoltà”.
“E’ chiaro che il livello di infiltrazione mafiosa al Nord non è come quello delle zone di origine del Sud – ha continuato Zuliani – ma le mafie hanno bisogno di investire i loro capitali ed è per questo che il Nord-Est è diventata un’area importantissima, come dimostrano varie indagini della Dia, per esempio l’Operazione Serpe che ha fatto emergere come la camorra abbia messo le mani su aziende vicentine, padovane e veneziane”.A concludere l’incontro della mattina è stato Luca Tirapelle, Avvocato di Legambiente, il quale ha trattato il tema delle ecomafie. “Quando parliamo di criminalità ambientale è importante tenere presente il ruolo delle istituzioni pubbliche nella gestione e regolazione del territorio. Le connessioni tra politiche ambientali ed illegalità si registrano in modo evidente nel campo dei rifiuti. Le discariche, la lunga filiera del trattamento dei rifiuti, con l’esistenza di più intermediari, una connessione opaca tra pubblica amministrazione e gestione e, da ultimo, la corruzione rappresentano dispositivi che favoriscono il protagonismo della criminalità ambientale.
Il mercato illegale dei rifiuti speciali vede il Veneto al primo posto in Italia con un fatturato di 149 milioni di euro. Questo dato cambia in modo radicale il nostro modo di leggere l’operatività delle mafie in questa regione: non solo un azione “silente” impegnata al riciclo di capitali in attività economiche e finanziarie ma un insediamento stabile e continuativo capace di attivare contatti e complicità con settori del mondo politico e imprenditoriale ”.
L’incontro è stato moderato da Giovanni Viafora, giornalista de Il Corriere del Veneto.
Nel pomeriggio dalle 13,30 alle 15,00 si sono tenuti i laboratori su: Indicatori di presenza mafiosa su un territorio con Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico; La gestione del rischio corruzione: dal Piano nazionale anti-corruzione ai piani triennali per la prevenzione negli enti locali con Alberto Vannucci; La costruzione di un’opera pubblica con materiali non a norma. Le responsabilità delle ditte vincitrici dell’appalto e l’atteggiamento della Pubblica Amministrazione con Luca Tirapelle.
Il seminario si è chiuso con una seduta plenaria condotta da Francesco Vignola, Formatore e collaboratore di Avviso Pubblico.
Per maggiori informazioni: www.anciveneto-polizialocale.it
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