Quattro appuntamenti tra spettacoli teatrali, incontri con le scuole e un convegno per la cittadinanza compongono la rassegna “Sguardi di Legalità”, promossa dal Comune di Cellamare e Avviso Pubblico in collaborazione con il Presidio di Libera Cellamare.
Si parte mercoledì 8 ottobre con la presentazione del libro “Il grido e l’impegno. La storia spezzata di Michele Fazio” di Francesco Minervini presso l’Istituto Statale Comprensivo Nicola Ronchi, rivolto a tutte le classi. Un doppio incontro con oltre 150 ragazzi e ragazze dell’Istituto che avevano letto qualche estratto del libro, attraverso un omaggio di 40 copie del volume ricevute da parte dell’amministrazione comunale.
A seguire giovedì 16 ottobre e Venerdì 17 ottobre gli studenti e le studentesse dell’Istituto Ronchi avranno l’opportunità di vedere lo spettacolo teatrale Stoc ddò / Io sto qua di Meridiani perduti. Lo spettacolo racconta la triste storia di Michele Fazio, un ragazzo che non ha ancora compiuto sedici anni quando viene colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di Lella (la sua mamma), da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”. Dopo la rappresentazione teatrale seguirà un dibattito con i genitori di Michele Fazio e alcuni rappresentanti del presidio di Libera Cellamare, che offriranno una testimonianza intensa sul valore di memoria, giustizia e verità.
La rassegna si concluderà venerdì 12 dicembre, alle ore 18:30 presso il Castello Caracciolo
di Cellamare, con la presentazione del libro di Paolo Borrometi, “Traditori. Come fango
e depistaggio hanno segnato la storia italiana”. Paolo Borrometi è un giornalista ragusano sotto scorta dal 2014 che ha dovuto lasciare la sua terra per le numerose minacce da parte dei clan. È stato più volte minacciato e aggredito a causa delle sue numerose inchieste contro la mafia.