Prosegue il laboratorio cinematografico del Progetto “Arte e legalità” per gli studenti e le studentesse pugliesi che stanno imparando a imbastire un corto ispirato alle testimonianze di Amministratori locali sotto tiro che hanno incontrato in questi mesi. Nel video proveranno a raccontare risonanze, evocazioni e tutti i valori in gioco che sono emersi dagli incontri.
Dopo le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Tecnico “Panetti Pitagora”, il 22 marzo è toccato agli studenti del Liceo “E. Pestalozzi” di San Severo. Tema di questo terzo incontro è “L’analisi e la fattispecie di intimidazioni: matrice e modalità”.
Dopo i saluti di Francesco Miglio, sindaco di San Severo, e della professoressa Giulia Trimboli, gli studenti hanno ascoltato la testimonianza del sindaco di Mattinata, Michele Bisceglia che ha parlato di “Una comunità in cammino contro la mafia”. Subito dopo le studentesse e gli studenti hanno iniziato a lavorare sulla sua storia. A coordinarli il regista Andrea Ferrante, docente dell’accademia del cinema dei ragazzi di Bari e la professoressa di scenografia Maria Cascella, responsabile delle attività didattiche dell’Accademia del Cinema dei Ragazzi di Enziteto.
Durante il laboratorio audiovisivo “Il linguaggio e la produzione – Oggi realizziamo il nostro corto” gli studenti sono stati divisi in due gruppi. I docenti hanno ricostruito l’articolazione dei “reparti” di un set cinematografico e le tecniche di ripresa. Ma durante l’incontro hanno iniziato anche a capire come strutturare uno storyboard e come si articola il reparto di scenografia e costume.
Gli studenti stanno familiarizzando con il linguaggio e gli strumenti del cinema: lo studio della scena e della fotografia, l’organizzazione della produzione, l’uso di luci e telecamere e il montaggio del documentario. Tra gli interventi anche quello di Stefania Fornaro, Viceprefetto di Bari e responsabile del progetto. Dopo San Severo, il laboratorio si sposterà all’IT “Carnaro – Marconi -Flacco – Belluzzi” di Brindisi e all’IIS “G.Salvemini” di Alessano in provincia di Lecce.
Il percorso intrapreso punta a sensibilizzare cittadine e a cittadini, a partire dai più giovani, sul fenomeno degli atti intimidatori contro gli amministratori locali, ma soprattutto su come le mafie provano ad ostacolare il lavoro delle istituzioni democratiche.
L’iniziativa, rivolta alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, è promossa dal ministero dell’Interno, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, attraverso gli Osservatori Regionali istituiti nelle Prefetture capoluogo.
Le prime due tappe hanno previsto una serie di incontri durante i quali gli studenti hanno incontrato i dirigenti delle Prefetture della Puglia, sindaci di Anci Puglia, attivisti di Libera Puglia e alcuni primi cittadini della rete di Avviso Pubblico che hanno portato le loro testimonianze dirette. Decisivo l’apporto di Regione Puglia e delle sue due grandi eccellenze costituite da TPP e Apulia Film Commission.