Amministratori sotto tiro: il resoconto della prima giornata

Si è tenuta il 26 novembre a Casalecchio di Reno (Bo) la prima giornata della 7° Festa Nazionale di Avviso Pubblico, che quest’anno festeggia i suoi vent’anni, organizzata nell’ambito della XII edizione di Politicamente Scorretto.

Risposte di legalità alle domande delle giovani generazioni, la passione e il coraggio dei sindaci minacciati dalla criminalità organizzata e dalle mafie, il futuro dell’antimafia sociale alla luce delle riflessioni di Francesco Forgione nel libro “I tragediatori”. Sono questi i principali temi affrontati nel corso della prima giornata della Festa, che si chiuderà il 27 novembre con un incontro sulla buona amministrazione dei beni confiscati.

dsc_0033Dopo l’incontro di questa mattina, durante il quale Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro e Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico, sono stati intervistati dagli studenti del collettivo “Antonino Polifroni” di Libera e dal gruppo teatrale dell’Istituto Salvemini, nel corso del pomeriggio si è tenuto l’incontro dal titolo Amministratori sotto tiro, la buona politica contro mafie e corruzione, alla presenza della senatrice Doris Lo Moro, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli amministratori minacciati, di David Gentili, Presidente della Commissione Antimafia di Milano, di Michele Abbaticchio e di Pasquale Amato, rispettivamente Sindaci di Bitonto (Ba) e Palma di Montechiaro (Ag), oggetto in passato di reiterate intimidazioni.

“Oggi la storia del Sud parla anche di buona politica, non più solo di mafia – sottolinea Doris Lo Moro – Ci sono tanti sindaci che lavorano molto bene, e sono loro quelli che rappresentano un’alternativa. E Avviso Pubblico giornalmente cerca di non farli sentire soli, prova a trasformare la solitudine di certi amministratori affinché diventi la forza di stare insieme, di fare rete, di condividere esempi di buona amministrazione”.

dsc_0148“Il Nord ha scontato un ritardo culturale sul fronte della penetrazione mafiosa – evidenzia David Gentili – Ora che c’è consapevolezza, la seconda parte della battaglia è rappresentata dalla prevenzione: bisogna raccontare, come fa Avviso Pubblico, le buone prassi delle amministrazioni contro mafie e corruzione”.

A seguire la risposta dei due amministratori sotto tiro alla domanda: “Cosa vi spinge ad andare avanti, a non mollare?”

“Ciò che ti spinge ad andare avanti è la passione, praticare il bene della tua comunità – spiega Michele Abbaticchio – L’unico motivo che può spingere un buon amministratore a lasciare il proprio incarico sono le calunnie, la macchina del fango. Lo diceva Giovanni Falcone che il primo obiettivo della mafia è isolare i suoi nemici”.

“La mafia ti distrugge con la delegittimazione – sottolinea Pasquale Amato – Ciò che ho imparato sulla mia pelle è il dovere di mantenere una linea, di non mollare. La mafia arriva dopo la corruzione, la sfrutta. La migliore prevenzione nei confronti delle mafie è contrastare la corruzione nelle amministrazioni”.

dsc_0312A seguire è stato presentato il libro I tragediatori. La fine dell’Antimafia e il crollo dei suoi miti di Francesco Forgione, già Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Assieme all’autore sono intervenuti Piergiorgio Morosini, membro del Consiglio Superiore della Magistratura e Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico. A moderare il dibattito Giovanni Tizian, giornalista del settimanale L’Espresso.

“E’ finita una stagione dell’antimafia, ora dobbiamo rilanciare: per farlo è necessario interrogarci sugli errori commessi – ha dichiarato Francesco Forgione – Nella percezione esterna c’è una crisi dell’antimafia, perché non possiamo discutere su cosa è andato storto? Farlo è un dovere verso la democrazia”.

“Anche la magistratura deve guardarsi dentro, ad esempio i sistemi di controllo interni in alcuni casi non hanno funzionato – sostiene Piergiorgio Morosini – Ma pur nelle critiche legittime che si rivolgono all’universo antimafia, non va mai dimenticato che le associazioni hanno consentito ai giovani di appassionarsi al tema del contrasto alle mafie. Lo hanno fatto come ‘supplente’ della politica, assente ingiustificata”.

“Distinguiamo di cosa parliamo – sottolinea Pierpaolo Romani – Non siamo tutti uguali, non lo sono le associazioni come non lo sono i politici. Come Avviso Pubblico ci interroghiamo costantemente e ci auguriamo di poterlo fare assieme ad altri. C’è bisogno di un luogo in cui aprire un confronto, c’è bisogno di criteri che attestino se sei credibile e affidabile”.

 

27 NOVEMBRE, INCONTRO DI CHIUSURA SUL TEMA DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE

La 7° Festa Nazionale di Avviso Pubblico si chiuderà il 27 novembre, alle ore 10.30 presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno, con un incontro sul tema della buona gestione dei beni e le aziende confiscate alle mafie, a cui parteciperanno Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi; Lucio Guarino, Direttore Consorzio Sviluppo e Legalità; Stefania Pellegrini, Master Gestione e riutilizzo beni confiscati dell’Università di Bologna; Luciano Silvestri, Responsabile nazionale settore Legalità CGIL; Andrea Tarondo, sostituto Procuratore di Trapani. Coordina Paolo Biondani, giornalista dell’Espresso.

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