No alle slot machine per i bambini. La nuova legge del Friuli Venezia Giulia

All’interno del fenomeno del gioco d’azzardo patologico, un aspetto particolare è rappresentato dalle slot machine per bambini, del tutto simili a quelle per adulti: per giocare occorre infatti introdurre il denaro, anche se la vincita non è in denaro, ma in ticket che, accumulati, danno la possibilità di ottenere premi.

Più ticket si riescono ad ottenere e più grande sarà il premio a cui si avrà diritto. In pratica si tratta dello stesso principio che si applica agli adulti: una sorta di invito più “soft” a seguire la via del gioco d’azzardo. Con questo sistema gli esercenti aggirano la norma che sancisce il divieto di gioco per i minori di anni 18 con la vincita di premi in denaro.

La Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di intervenire su questo aspetto prevedendo una sanzione di 500 euro per gli esercenti che consentono ai minori di 18 anni l’utilizzo di tali apparecchi da gioco (legge n. 33 del 2015, art. 5, comma 19).

La stessa legge interviene anche su altri aspetti della normativa in materia di contrasto del gioco d’azzardo patologico. In particolare viene prevista espressamente l’equiparazione delle “nuove installazioni” di slot machine (soggetta alla normativa sulle distanze minime dai c.d. luoghi sensibili) ai casi di rinnovo del contratto tra esercente e concessionario per l’utilizzo degli apparecchi, la stipulazione di un nuovo contratto, anche con un differente concessionario, nel caso di rescissione o risoluzione del contratto in essere e all’installazione dell’apparecchio in altro locale per trasferimento della sede dell’attività. Su tale disposizione si è pronunciato recentemente il Tar di Trieste (sentenza n. 99 del 2016), rigettando il ricorso di un esercente nei confronti del provvedimento del comune di Udine con il quale si negava l’autorizzazione a trasferire la propria attività in altro locale della città, in quanto non conforme ai parametri stabiliti dalla legge regionale: la normativa regionale è stata considerata conforme sia alla Costituzione che ai principi comunitari perché i limiti all’attività economica privata – anche nel caso di macchine già precedentemente in funzione – sono giustificati dalla volontà di tutelare un bene superiore, come quello della tutela della salute; nello stesso senso anche la precedente sentenza n. 392 del 2015

Per approfondimenti sulla ricollocazione delle sale da gioco leggi questa scheda, disponibile nell’ampia sezione del sito di Avviso Pubblico dedicata all’analisi dei provvedimenti sul gioco d’azzardo.

[button size=”medium” link=”https://www.avvisopubblico.it/home/wp-content/uploads/2016/02/Legge-reg.-Friuli.pdf” type=”wide” linking=”new-window”]Scarica il testo della legge del Friuli Venezia Giulia[/button]
Condividi