Lotta alla ‘ndrangheta, un nuovo sequestro preventivo di un immobile confiscato al Comune di Buccinasco (Mi)

Aumenta il numero dei beni confiscati alle mafie sul territorio del Comune di Buccinasco dove se ne contano già circa trenta, più di uno ogni mille abitanti.

Nei giorni scorsi il Comune di Buccinasco ha ricevuto la comunicazione da parte dell’amministratore giudiziario incaricato della gestione di beni sottoposti a sequestro preventivo (ex art. 321 comma 2 c.p.p.) finalizzato alla successiva “confisca obbligatoria” di beni immobili, beni mobili registrati, rapporti bancari/finanziari e attività economiche, nell’ambito del procedimento penale “a carico dei signori Domenico Papalia + altri”.

Tra i beni, anche un appartamento e un box in via Isonzo 25 a Buccinasco, dove era residente Francesco Musitano, classe 1953, nato a Platì.

“È una buona notizia per Buccinasco e per tutti i Comuni italiani coinvolti – commenta Rino Pruiti, sindaco di Buccinasco e consigliere metropolitano delegato a Legalità e Beni confiscati – perché quando un bene viene tolto ai mafiosi, significa che lo Stato vince, che lo Stato c’è e tutela il bene comune. Attendiamo l’iter burocratico che porterà alla confisca del bene e alla successiva assegnazione: il Comune è disponibile ad assumere la proprietà del bene per destinarlo, come tutti gli altri, a progetti sociali utili alla comunità”.

Nell’ambito dello stesso procedimento penale sono stati confiscati terreni, agrumeti, uliveti, ville e appartamenti, box, attività economiche, perfino un bosco. Si trovano a Bovalino, Melito Porto Salvo e Platì in provincia di Reggio Calabria, nella città di Milano e in provincia (Casorate Primo, Motta Visconti, Turbigo, Buccinasco, Novate Milanese, Garbagnate Milanese, Arese), a Savona e a Vado Ligure (SV).

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