Interdittive antimafia: una nuova importante sentenza del Consiglio di Stato

Chiamato a pronunciarsi sul ricorso di una società colpita da interdittiva antimafia, il Consiglio di Stato in adunanza plenaria – seduta del 6 aprile 2018 – ha colto l’occasione per un ulteriore approfondimento in ordine alla natura ed agli effetti dei provvedimenti assunti dalle prefetture nei confronti delle aziende collegate alle organizzazioni criminali.

Secondo una giurisprudenza consolidata, l’interdittiva antimafia costituisce infatti una misura per prevenire tentativi di infiltrazione mafiosa nelle imprese, volti a condizionare le scelte e gli indirizzi della Pubblica Amministrazione, a tutela sia dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento, riconosciuti dall’art. 97 Cost., sia dello svolgimento leale e corretto della concorrenza tra le stesse imprese nel mercato, sia, infine, del corretto utilizzo delle risorse pubbliche.

In particolare, il massimo organo della giustizia amministrativa ha affermato che l’interdittiva antimafia determina una particolare forma di incapacità, sia pure temporanea (in quanto un successivo provvedimento dell’autorità amministrativa competente potrebbe revocarla) che preclude all’azienda, ai sensi dell’art. 67, co. 1, lett. g) del Codice antimafia,  la possibilità di accedere a tutti i “contributi, finanziamenti e mutui agevolati ed altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità Europee, per lo svolgimento di attività imprenditoriali”: in tale ambito va ricondotta ogni forma di “esborso da parte dell’Amministrazione”, ivi incluse le somme dovute a titolo di risarcimento del danno patito in connessione all’attività di impresa, anche in caso di sentenza passata in giudicato.

Si ricorda che il tema dell’utilizzo della certificazione antimafia quale strumento di contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia è oggetto di particolare approfondimento nella sezione Mafie del sito di Avviso Pubblico, dove è disponibile anche una ricostruzione della normativa e della giurisprudenza in materia di interdittiva antimafia, con allegato il testo delle più significative sentenze del Consiglio di Stato, ivi iclusa l’ultima decisione del 6 aprile scorso; un’analisi specifica è dedicata al tema dell’applicazione estensiva della normativa alle autorizzazioni e licenze.

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