In ricordo del piccolo Claudio Domino. A 38 anni dal suo omicidio non si spenga la richiesta di verità e giustizia

38 anni dopo l’omicidio prosegue l’impegno di Graziella e Antonio Domino affinché non si fermino le indagini per scoprire chi e perché il 7 ottobre del 1986 uccise il figlio Claudio. Al loro fianco si schiera anche la commissione regionale Antimafia siciliana.

Claudio è parte della nostra isola, della Sicilia che non è terra di mafia, ma di bellezza, di cultura e di fratellanza.” Graziella Accetta, madre di Claudio Domino, ha raccontato con dolore e amore la storia di suo figlio nel libro Storie di vittime innocenti di mafia, promosso da Avviso Pubblico, curato da Giulia Migneco e Valeria Scafetta per la casa editrice Beccogiallo. Nel racconto “Claudio, semino di legalità”, sono tracciati ricordi di vita di un bambino sereno, stroncata da un’insensata violenza della quale, da 38 anni, i genitori chiedono di conoscere autori e motivazione. Nel lungo e dignitoso percorso hanno avuto accanto associazioni e rappresentanti della società civile: la loro fiducia nella giustizia e nelle istituzioni ha vacillato, ma non è mai cessata.

Oggi, durante la cerimonia in memoria di Claudio, il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici ha dichiarato: “dopo aver audito i genitori di Claudio, la Commissione proverà a riaccendere le luci su questo delitto, affinché giustizia venga fatta. Il grido di verità portato avanti dai genitori è il nostro grido di verità”.

La voce di Claudio non ha mai finito di parlare a chi lo ha amato, con la mamma Graziella e il padre Antonio è entrata nelle aule dei tribunali, ma soprattutto in quelle scolastiche, continuando a raccontare una storia che non deve essere dimenticata. Per questo impegno di amore e giustizia continuiamo ad essere grati alla famiglia Domino.

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