Avviso Pubblico anche quest’anno ha partecipato all’iniziativa “Buon compleanno Dodò” promossa dai genitori del piccolo Dodò Gabriele, ucciso dalla ‘ndrangheta all’età di 11 anni.
Era il 25 giugno 2009, quando a Crotone alcuni colpi sparati all’impazzata tra clan rivali colpirono dei bambini intenti a giocare nel loro solito campetto di calcio. Uno di questi – Domenico Gabriele detto Dodò – dopo giorni e giorni trascorsi in ospedale a Catanzaro, il 20 settembre, morì lasciando per sempre il pallone ed i suoi genitori. E proprio loro, Giovanni e Francesca, rimasti soli senza l’amore del loro unico figlio, per non chiudersi nel sordo dolore, decisero di continuare a mantenere in vita Dodò tramite il racconto della sua felice esistenza e della sua tragica morte, andando in tutte le scuole d’Italia per denunciare la cattiveria e la disumanità di un’associazione criminale chiamata ‘ndrangheta, che ha rubato il diritto al gioco e il diritto alla vita del loro bambino.
Giovedì 17 ottobre Dodò avrebbe compiuto 21 anni e per festeggiare il suo compleanno i genitori hanno organizzato, come da tradizione ormai, la XI Giornata della Legalità, un momento di incontro tra gli studenti di diverse scuole calabresi. Un modo esemplare per fare memoria educando alla legalità le giovani generazioni. All’incontro, tenutosi al Teatro Apollo di Crotone, oltre agli studenti e ai loro insegnanti, hanno partecipato amici, forze dell’ordine, istituzioni dello Stato Italiano, associazioni, testimoni di giustizia e familiari di altre giovani innocenti vittime di mafia. Tutti accomunati dall’unico desiderio di rendere giustizia a Dodò attraverso l’impegno quotidiano e costante affinché mai più, a nessun bambino della Calabria, dell’Italia e del mondo intero vengano negati i diritti al gioco ed alla spensieratezza, nonché il diritto ad un futuro felice e ad una vita senza violenze e soprusi. All’iniziativa per Avviso Pubblico era presente la Vicepresidente Maria Antonietta Sacco, consigliera del Comune di Carlopoli.
Avviso Pubblico ringrazia Francesca e Giovanni per averci voluto omaggiare con una targa, per il nostro impegno nel continuare a mantenere tener viva la memoria di Dodò, come quella di tutte le altre vittime innocenti di mafia, con l’assunzione della responsabilità quotidiana di costruire una società più giusta, più solidale, più umana, libera dalle mafie e dalla corruzione.