Beni confiscati: Avviso Pubblico al Forum PA. Sostenere i Comuni e porre la lotta alle mafie al centro dell’agenda politica

Pierpaolo e DavideFare in modo che i beni confiscati siano una risorsa per la comunità e per il territorio, utilizzarli per fini sociali affinchè si crei occupazione e inclusione, sostenere gli enti locali con risorse umane e finanziarie adeguate, modificare parti dell’attuale  legislazione. Chiedere al Parlamento e al Governo di porre al centro dell’agenda politica la lotta alla criminalità organizzata e alla criminalità economica. Sono questi i punti principali dell’intervento di Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, al seminario intitolato “Le politiche di coesione e legalità per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie”, organizzato a Roma, al Forum PA, da Libera e Unioncamere.

Il seminario è stato anche l’occasione per illustrare le principali criticità e per presentare le buone prassi in materia di gestione dei beni e delle aziende confiscate attuate da Comuni e Regioni di tutta Italia.

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All’evento erano presenti e sono intervenuti diversi dirigenti ministeriali, i quali si sono soffermati sull’illustrazione di programmi e progetti nazionali ed europei che stanziano risorse in materia di promozione della cultura della legalità e, quindi, anche di beni e aziende confiscate.

A conclusione del seminario è emersa l’importanza che i diversi soggetti impegnati nella gestione dei beni e delle aziende confiscate – Istituzioni, Associazioni, Enti locali – siano capaci di fare rete, favorendo in tal modo l’uso dei beni confiscati come modello di sviluppo civile ed economico. L’Italia può diventare in tal senso un modello per l’Europa.

Nel corso del suo intervento Romani ha informato i presenti che Avviso Pubblico ha recentemente costituito un Gruppo di lavoro sul tema dei beni confiscati, puntando molto sulla formazione degli amministratori e dei funzionari della pubblica amministrazione, oltre che sulla raccolta e diffusione delle buone prassi esistenti.

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