Avviso Pubblico: solidarietà alla Cooperativa Valle del Marro

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Avviso Pubblico incontra i giovani della Cooperativa Valle del Marro

La Cooperativa Valle del Marro, che coltiva i terreni confiscati nella Piana di Gioia Tauro, ha subito nei giorni scorsi l’ennesimo atto intimidatorio.

“Questo episodio dimostra che la battaglia contro le mafie non è ancora vinta, nonostante gli importanti risultati dell’azione della magistratura e delle forze dell’ordine impegnate in Calabria, ma soprattutto – dichiara il Vicepresidente di Avviso Pubblico, Salvatore Mafrici, Sindaco di Condofuri – segna una profonda debolezza della ‘ndrangheta la quale, ricorrendo a gesti violenti come questi, dimostra di temere l’azione di legalità e di cittadinanza portata avanti dai giovani della Cooperativa “Valle del Marro – Libera Terra”.

“Intollerabile l’ennesimo atto intimidatorio alla Cooperativa Valle del Marro che da dieci anni coraggiosamente gestisce i terreni confiscati alla ‘ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro”, ha dichiarato la Coordinatrice regionale di Avviso Pubblico, Maria Antonietta Sacco. “Novantasei piante di ulivo recise nel pieno della loro fioritura, rappresenterebbe un gesto di profonda violenza nei confronti di una “primavera” che vuole essere fermata! Ma non può essere così, in una Calabria, laboriosa che alza la testa e si rimbocca le maniche per lavorare onestamente e produrre buoni frutti, la PRIMAVERA testimoniata dalle tante Cooperative di giovani che si impegnano nel riutilizzo dei beni confiscati deve continuare il suo corso”.

Agli enti pubblici regionali e locali ed alla società civile calabrese il compito di contrastare questi episodi malavitosi con un’azione comune responsabile e determinata che incoraggi e tuteli la passione di chi vuole far crescere e sviluppare la nostra terra.

Avviso Pubblico esprime vicinanza e solidarietà a Don Pino De Masi, a Domenico Fazzari, a Sergio Casadonte ed a tutti i ragazzi della Cooperativa “Valle del Marro”, nella certezza che insieme continueremo a favorire la nascita e la crescita di tanti altri germogli.

L’Associazione, inoltre, chiede alle autorità competenti, locali e nazionali, di adoperarsi immediatamente per individuare i responsabili e per garantire la massima sicurezza a tutte le persone che operano su quei terreni e nelle altre attività della “Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra”.

 

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