Avviso Pubblico e ANCI Piemonte insieme per prevenire e contrastare mafie e corruzione negli enti territoriali

Un impegno comune per rafforzare la cultura della legalità e sostenere gli enti territoriali nella prevenzione e nel contrasto alle infiltrazioni mafiose e alla corruzione: è questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione firmato tra Avviso Pubblico e ANCI Piemonte, siglato a Santena l’11 ottobre.

L’accordo sancisce la volontà comune di costruire una collaborazione stabile e concreta tra due realtà che, da anni, lavorano per sostenere amministratori e dipendenti pubblici impegnati nella difesa della legalità. Il protocollo (che si inserisce nel solco di una collaborazione già avviata in altre regioni italiane), punta a valorizzare la centralità del ruolo degli enti locali come primo presidio di democrazia e sviluppo economico contro la corruzione e le pratiche illegali che le organizzazioni mafiose tentano di introdurre nei territori.

«Con questo accordo – spiega Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico – vogliamo dare un segnale concreto: gli enti locali possono e devono essere protagonisti nella costruzione di territori più giusti, trasparenti e sicuri. Lavorare insieme ad ANCI Piemonte significa unire le forze per offrire strumenti adeguati a chi ogni giorno, negli enti locali, si trova in prima linea nel contrasto a corruzione e mafie».

«La rete di Avviso Pubblico, che oggi conta più di 600 enti aderenti in tutta Italia, mette a disposizione la propria esperienza e un patrimonio di buone pratiche per aiutare amministratori e amministratrici a riconoscere i rischi, prevenirli e agire in modo consapevole. Da qui l’obiettivo di costruire una rete di legalità diffusa, fatta di amministratori, dipendenti pubblici, professionisti, categorie economiche e cittadini che condividono la stessa idea di bene comune. Solo così possiamo dare centralità ad un’idea di legalità come valore concreto, che rafforza la fiducia nelle istituzioni e nella democrazia».

«Un accordo importante che abbiamo voluto fortemente. ANCI Piemonte si impegna – afferma il presidente Davide Gilardino – a promuovere iniziative di sensibilizzazione rivolte alle comunità locali insieme a percorsi di formazione mirati per amministratori e dipendenti pubblici, con un’attenzione particolare alle normative antimafia, anticorruzione e antiriciclaggio, alla corretta gestione degli appalti e dei procedimenti amministrativi e alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie come strumenti di rinascita civile ed economica dei territori».

Le due associazioni daranno, inoltre, vita a una cabina di regia congiunta, composta da rappresentanti di entrambe le organizzazioni, che avrà il compito di coordinare, monitorare e realizzare le attività previste dal protocollo, garantendo continuità e coerenza all’azione comune sul fronte della legalità. “Fare rete” è dunque la parola chiave: condividere dati, strumenti e buone pratiche per riconoscere tempestivamente i segnali di infiltrazione e intervenire in modo efficace.

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