Si è celebrata questa mattina, per il settimo anno consecutivo, la “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, promossa dalla Regione Veneto e realizzata da Avviso Pubblico in collaborazione con Libera Veneto.
La celebrazione della Giornata regionale – nata da un’importante e innovativa legge regionale (L.R. n. 48/2012) – fa parte di un percorso più ampio che si sviluppa nel corso dell’anno scolastico e si rivolge a tutte le scuole secondarie di II° grado del Veneto.
La Giornata, moderata dal Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, si è aperta con i saluti istituzionali di Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, che ha riportato una bellissima citazione di Gandi tratta da Le radici della violenza “La ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza etica, la scienza senza umanità, il culto senza sacrificio, la politica senza principi” ricordando ai ragazzi che “le vittime delle mafie che oggi commemoriamo ci ricordano che la vita è bella, è luce, è libertà, che si oppone alla bruttezza, al buio, alle catene della schiavitù e noi oggi siamo qui per questo, per tramandare i nomi delle vittime innocenti della mafia. È fondamentale che ci sia un giorno in cui le Istituzioni insieme al mondo delle associazioni e della scuola si impegnano a fare cultura, a tramandare quello che è avvenuto nel nostro Paese affinché tutto ciò possa non ripetersi più e affinché ci sia davvero quella crescita diffusa sul nostro territorio che la mafia c’è, esiste e va combattuta”.
“Siamo arrivati alla VII edizione ed è un appuntamento sempre più attuale ed imprescindibile nel quale, fin dalla sua prima edizione, abbiamo cercato soprattutto il rapporto con i giovani – ha aggiunto Cristiano Corazzari, Assessore regionale al territorio, cultura e sicurezza – Quella della Regione del Veneto con Avviso Pubblico e Libera è una collaborazione che a partire dall’anno scolastico 2015/2016, ha dato vita ad un progetto didattico-educativo che fino ad oggi ha coinvolto quasi 6.000 studenti e oltre 200 docenti di tutte le province della regione. Intendiamo procedere e continuare a lavorare in questa prospettiva, al fine di rendere i cittadini, e soprattutto i giovani, reali protagonisti di uno sviluppo culturalmente e territorialmente fondato. La “Giornata regionale della Memoria e dell’impegno delle mafie” è anche l’occasione per ringraziare le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che quotidianamente si impegnano e sono al nostro fianco”.
A seguire Paolo Galeano, sindaco di Preganziol e coordinatore regionale di Avviso Pubblico, ha sottolineato quanto le mafie siano ormai radicate in Veneto e quanto sia importante lavorare in sinergia: “Come sappiamo purtroppo anche qui, nella regione del Veneto, non si parla più solo di infiltrazioni mafiose ma di radicamento, per questo l’attenzione di ognuno di noi dev’essere sempre più alta. Come Avviso Pubblico lavoriamo per promuovere una cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, cercando di essere un anello di congiunzione, di creare una rete strutturata e sinergica con le forze dell’ordine, con le associazioni, con le scuole, con il mondo delle imprese. L’antimafia deve coinvolgere tutti noi. Per questo è bellissimo vedere 14 rappresentanti delle scuole del veneto presentare questi progetti perché sarà solo grazie a questa sinergia che potremo cambiare questo paese e vivere in un mondo senza mafie”.
A chiudere gli interventi istituzionali Marco Lombardo, Referente regionale di Libera Veneto che ha ricordato agli studenti E!State Liberi, un progetto finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei partecipanti sui temi dell’antimafia sociale e alla conoscenza dei territori coinvolti, esortando i ragazzi a partecipare: “Sarebbe un modo diverso per trascorrere alcune giornate estive, che vi aiuterà sicuramente a crescere come persone e come futuri cittadini perché fare antimafia non è soltanto conoscenza ma anche impegno e soprattutto condivisione”.
Dopo i saluti istituzionali gli studenti e le studentesse delle 14 scuole – due per ogni provincia veneta – partecipanti al progetto hanno presentato i diversi lavori prodotti sulla storia di una vittima innocente di mafia ma anche sulla vita di alcuni testimoni di giustizia come quella dell’imprenditore di Lamezia Terme, Rocco Mangiardi.
I video dei lavori degli studenti possono essere consultati attraverso questo link o cliccando sulla PlayList di seguito:
Dopo la presentazione degli elaborati delle scuole si è svolta la celebrazione del Premio “Legalità e sicurezza” – Edizione 2022, con la lettura dei nomi dei 14 vincitori di questa settima edizione.
SCARICA IL FILE DEI VINCITORI DEL PREMIO “LEGALITÀ E SICUREZZA”
La Giornata Regionale si è conclusa con gli interventi della Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Francesca Zottis che ha ricordato: “Le Istituzioni non solo non devono stare in silenzio ma devono investire ed essere da esempio. Devono costruire quei ponti e quelle reti che permettono di sconfiggere giorno per giorno le mafie. Noi lo facciamo con alcune azioni come quelle di oggi, grazie alla legge che ha istituito quello che è l’Osservatorio per la legalità, ma anche la Commissione Legalità, organi che giorno per giorno costruiscono azioni di formazione, di informazione, di prevenzione insieme al mondo delle scuole, degli amministratori locali, delle forze dell’ordine, insieme a quei mondi che si impegnano quotidianamente nella promozione della legalità. Perché la mafia uccide il nostro tessuto economico, sociale e culturale e noi dobbiamo essere sempre più aggiornati e avere sempre maggiori strumenti per costruire un’antimafia sociale forte”.
A chiudere l’incontro, al quale hanno partecipato oltre cinquecento ragazzi provenienti da tutte le province del Veneto, le parole del Procuratore della Repubblica di Venezia, Bruno Cherchi: “Io non partecipo a molte iniziative pubbliche ma la Giornata di oggi, alla quale sapevo che avrebbero partecipato tantissimi giovani, volevo esserci per portare il mio piccolo contributo”.
“Ho guardato alcuni dei profondi e importanti lavori che sono stati presentati e sono rimasto colpito dalle attività per il contrasto alla criminalità organizzata mafiosa che avete portato avanti. Purtroppo nel Veneto ci siamo resi conto troppo tardi dell’esistenza delle mafie – ha ribadito il Procuratore Cherchi – Qui le mafie sono presenti da almeno vent’anni, soprattutto nei piccoli centri, nelle piccole e medie imprese, che hanno favorito una prima infiltrazione, oggi divenuta presenza come dimostrano le diverse misure cautelari, tutte confermate nei gradi successivi di controllo, di tre importanti processi alle mafie, in particolare contro l’’ndrangheta e la camorra. Perché ci siamo mossi tardi? Perché le mafie in Veneto non uccidono ma tendono a riciclare denaro sporco e quindi sono poco visibili e non creano un problema di ordine pubblico. Ci siamo mossi tardi tutti nel contrasto alle mafie e ancora oggi dovremmo chiederci perché non riusciamo a frenare l’espansione delle mafie. Servono più uomini e mezzi per rispondere seriamente ad un’attività di contrasto ma serve anche il vostro impegno e che ognuno faccia la sua parte. Per questo concludo con un appello rivolto a voi, “Ragazzi, non lasciatevi condizionare da quello che appare ma cercate sempre di approfondire, di partecipare. La vostra partecipazione culturale è fondamentale per sconfiggere le mafie”.
È possibile rivedere l’evento integrale sulla pagina Facebook di Avviso Pubblico attraverso questo link: https://www.facebook.com/avvisopubblico/videos/402061201481549
Per maggiori informazioni sul progetto visita il sito www.grmiveneto.it