La riforma del codice antimafia – già votato alla Camera – è bloccato da due anni in Commissione Giustizia.
Il provvedimento è stato approvato dalla Camera il 29 ottobre 2015 (clicca qui per la scheda di sintesi del testo) ed è ora in discussione presso la Commissione Giustizia del Senato, che ha avviato solo recentemente l’esame degli emendamenti Clicca qui per saperne di più
Come Avviso Pubblico troviamo inspiegabile il ritardo che il Senato sta registrando nell’approvare un testo fondamentale per la lotta alle mafie e alla corruzione. Auspichiamo quindi che la recente decisione del Senato di fissare la data per la discussione in Aula del provvedimento per il prossimo 16 maggio venga rispettata. Se ciò non accadesse il Governo e il Parlamento si assumerebbero una grave responsabilità.
“La riforma è indispensabile per rilanciare l’azione dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati – ha dichiarato l’assessore della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, Vicepresidente e responsabile del settore beni confiscati di Avviso Pubblico – che oggi è nelle condizioni di non poter operare con l’energia e l’efficacia necessaria di fronte alla mole di beni e di aziende che ormai quotidianamente vengono confiscate ai mafiosi.
E’ di questi giorni la nomina del nuovo Direttore Nazionale dell’Agenzia, il Prefetto Sodano. Stimo il dott. Sodano per le capacità dimostrate nel delicato governo della Prefettura di Bologna in questi anni e spero che vengano forniti a lui gli strumenti e le risorse, umane ed economiche, indispensabili ad operare al meglio.
Per questo facciamo Appello a tutte le forze politiche e al Governo perché sblocchino in tempi rapidi la riforma del Codice Antimafia per andare ad una sua definitiva approvazione entro la fine di questa legislatura”.
La riforma del codice antimafia fa parte dei provvedimenti di cui Avviso Pubblico, Libera, Legambiente, Cgil, Cisl e Uil, hanno richiesto, attraverso un Appello inviato ai rappresentanti del Governo e del Parlamento, la rapida approvazione per rafforzare la prevenzione e il contrasto alle mafie e alla corruzione. Oltre la riforma del codice antimafia, si richiede l’approvazione in via definitiva dei provvedimenti di legge riguardanti la prescrizione, la tutela degli amministratori sotto tiro, le misure a favore dei testimoni di giustizia e il riordino del settore dei giochi.
Per maggiori informazioni:
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