Il Master in analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione è giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Le iscrizioni resteranno aperte fino al 25 novembre 2015. Avviso Pubblico, partner del master, ha intervistato il Direttore, Alberto Vannucci, Professore di Scienza Politica e membro della Commissione consultiva di Avviso Pubblico, per fare un bilancio del quinquennio passato.
Cosa cambierà quest’anno rispetto alle passate edizioni?
Ci sarà una differenza importante rispetto alle scorse edizioni ovvero che già da oggi possiamo dire di poter garantire almeno 22 borse di studio, da ripartire tra I e II livello (secondo i criteri indicati in questa pagina) di cui due a copertura totale e altre 20 a copertura parziale. Non era mai successo che prima della chiusura delle iscrizioni potessimo già assicurare agli studenti una così ampia copertura di borse di studio. E tutto questo è stato reso possibile anche grazie al sostegno che Avviso Pubblico ha offerto al Master in questi anni.
Come giudicano questo Master gli studenti?
Anche quest’anno abbiamo chiesto agli studenti di raccontarci la loro esperienza per avere un riscontro tangibile delle nostre attività. Le loro valutazioni sono lusinghiere (è possibile consultarle sul sito) e dimostrano come gli sforzi dei docenti, portatori di competenze scientifiche ed esperienze diverse, siano stati premiati. Per tutto questo non posso che ringraziare Marco Antonelli ed Emilia Lacroce per la loro tenace e infaticabile opera di supporto. Sono loro che insieme agli studenti rappresentano il vero “cuore pulsante” del Master.
Se volessimo fare un bilancio dell’anno passato cosa si potrebbe dire?
Quest’anno è stato un anno molto significativo per svariati motivi. E’ stato intanto l’anno con la massima frequenza di studenti mai conosciuta dal Master, quasi il doppio degli anni precedenti. Una bella e numerosa classe composta da ventisette studenti. Purtroppo non posso elencare uno per uno gli oltre 60 docenti, sarebbero troppi, ma vorrei rammentare almeno le lezioni pubbliche del Presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, del vice-Procuratore di Roma Michele Prestipino, del Consigliere di Cassazione Piercamillo Davigo. Molto qualificanti anche i moduli organizzati da Avviso pubblico sulle buone pratiche amministrative, quello del Gruppo Abele sulle strategie civili di prevenzione della corruzione, quello di Banca etica su finanza e legalità.
Abbiamo poi migliorato la piattaforma di e-learning ed esteso le collaborazioni con enti pubblici e soggetti privati, tramite convenzioni e tirocini, nella speranza di offrire ai nostri studenti una gamma più estesa di opportunità per applicarvi le conoscenze maturate nel corso delle lezioni e maturare esperienze utili nel loro futuro impegno lavorativo.
Ma il patrimonio forse più prezioso costruito nell’anno trascorso è il tessuto di relazioni tra studenti e docenti improntate alla condivisione di valori e conoscenze che è stato costruito grazie al contributo di tutti.
C’è anche una novità in tema di trasparenza della dimensione economico-finanziaria del Master …
Nel tracciare un bilancio non va naturalmente trascurata la dimensione economico-finanziaria. Grazie al lavoro di Marco Antonelli e Guido Ferrini abbiamo rinnovato completamente la nostra piattaforma e abbiamo pubblicato online l’ultimo bilancio certificato dagli uffici – in ossequio al principio di trasparenza – cosa purtroppo ancora molto rara in Italia.
Come si può vedere è un bilancio in attivo. Come avete deciso di reinvestire questi fondi?
L’attivo di bilancio, questo mi preme sottolinearlo, è stato reso possibile grazie a una severa azione di “spending review” che ci ha permesso di tenere in piedi la struttura del master con un costo effettivo di gestione di meno di 35 mila euro. Per questo ci tengo a ringraziare tutti i docenti che hanno rinunciato al compenso previsto per le loro lezioni. In virtù di questo attivo di bilancio possiamo assicurare per il prossimo anno a tutti i nostri studenti una borsa di studio a copertura almeno parziale dei costi di iscrizione.
Nessun costo viene destinato alla parte della comunicazione. Perché questa scelta?
Alla voce “spese di promozione e marketing” del nostro bilancio fa riscontro – in quello pubblicato così come in tutti gli altri bilanci – una cifra pari a zero. Crediamo infatti che tutte le risorse disponibili debbano essere destinate a favorire la partecipazione degli studenti tramite borse di studio, non a farci pubblicità. Un percorso di questo tipo dev’essere a disposizione per chi lo cerca. Per questo è particolarmente preziosa ogni forma di promozione spontanea e personale di chi ha condiviso questa esperienza e la ritiene meritevole di appoggio.
Per maggiori informazioni sul Master visita il sito: http://masterapc.sp.unipi.it
A cura di Giulia Migneco
Alberto Vannucci, professore di Scienza politica presso l’Università di Pisa, da anni si occupa di studi e ricerche sulla corruzione. Direttore del Master “Analisi prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione” ha scritto diversi articoli e libri. La sua ultima opera si intitola Atlante della corruzione (Edizioni Gruppo Abele, 2012).