La rete di amministratrici e amministratori locali di Avviso Pubblico esprime piena solidarietà e profonda vicinanza alla giudice antimafia Francesca Mariano, oggetto di una gravissima intimidazione. Il macabro gesto – una testa mozzata di capretto infilzata su un coltello, lasciata sulla tomba del padre nel cimitero di Galatina – rappresenta un atto vile e inquietante. Un chiaro simbolo mafioso e un modo per seminare paura e colpire la libertà di chi ogni giorno svolge il proprio ruolo pubblico a tutela dei diritti dei cittadini e del funzionamento delle istituzioni democratiche.
«Siamo di fronte a un’intimidazione brutale che non può essere derubricata a semplice minaccia. È un messaggio mafioso diretto non solo alla giudice Francesca Mariano, ma a tutte le donne e gli uomini che, nei tribunali, nelle amministrazioni locali, nel giornalismo e nella pubblica amministrazione, si impegnano ogni giorno per garantire libertà, giustizia e diritti. La nostra vicinanza alla dottoressa Mariano è totale, così come la nostra ferma condanna verso chi pensa di poter intimidire le istituzioni democratiche con la violenza e la paura. Gesti come questo confermano la necessità di rafforzare la rete di sostegno e protezione attorno a chi rappresenta le istituzioni democratiche e lavora per tutelare i diritti sul territorio», afferma il Presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà.
Nonostante la Puglia sia una delle regioni più colpite dal fenomeno delle intimidazioni che puntano a condizionare le scelte di chi riveste ruoli istituzionali e a spegnere le voci libere – lo evidenzia anche il Rapporto annuale “Amministratori sotto tiro” pubblicato da Avviso Pubblico – resta però una terra capace di reagire a questa brutalità. Istituzioni e società civile, infatti, collaborano ogni giorno costruendo percorsi di educazione alla legalità e reti di solidarietà. Dalle scuole ai Comuni, dalle associazioni ai presidi di giustizia, cresce una coscienza civica e civile condivisa, che testimonia come la risposta più forte alla paura e alla violenza resti la partecipazione, la conoscenza e l’impegno collettivo.
