Aziende confiscate: Avviso Pubblico, Cgil, Libera e altre associazioni chiedono una riforma della normativa

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Da sinistra: Pierpaolo Romani, Davide Pati, Davide Mattiello, Luciano Silvestri e Antonio Russo

Questa mattina, presso la Camera dei Deputati, si è svolta una conferenza stampa per chiedere al Parlamento di votare rapidamente il testo, attualmente presso la Commissione Giustizia, che recepisce i contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare presentata dal Comitato “Io riattivo il lavoro”.

Alla conferenza erano presenti: il deputato Pd Davide Mattiello, relatore del provvedimento e componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Luciano Silvestri responsabile Legalità e Sicurezza della Cgil, Davide Pati, responsabile settore Beni Confiscati di Libera e Antonio Russo responsabile Immigrazione della Presidenza nazionale delle Acli.

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Da sinistra: Davide Pati e Davide Mattiello

Mattiello ha rilevato che il testo base per la riforma dei beni confiscati è già stato approvato a larghissima maggioranza in Commissione Giustizia (contraria solo Forza Italia), e in Commissione Antimafia è stata approvata all’unanimità una relazione le cui conclusioni sono in sintonia con il provvedimento attualmente in discussione. Anche le norme messe a punto dal Ministro della Giustizia Orlando il 29 agosto scorso relativamente alla criminalità organizzata, vanno nello stessa direzione. “Su questa materia – ha concluso Mattiello – la volontà politica è convergente e dunque si può arrivare rapidamente alla riforma”.

Il testo del provvedimento prevede maggiori risorse e personale qualificato all’Agenzia nazionale per i beni confiscati, la creazione di un Fondo di rotazione per risolvere il problema del credito bancario, il pagamento degli stipendi dei lavoratori, il mantenimento dei livelli occupazionali ed una serie di interventi in favore delle aziende confiscate e sequestrate per favorire l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari.

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Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico

“Ancora una volta, come nel 1996 con la legge 109, la sollecitazione a modificare la normativa in materia di beni confiscati alle mafie parte dal basso, dalla rete dell’antimafia sociale”, ha dichiarato il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani. “L’approvazione di questa riforma rappresenta un atto di responsabilità politica che il Governo e il Parlamento devono dare al nostro Paese. Sottrarre i beni e le aziende alle mafie – ha continuato Romani – contribuisce a restituire credibilità allo Stato, produce lavoro e sviluppo e, da ultimo, sottrae quel consenso sociale di cui storicamente le mafie si nutrono”.

“Questa riforma è diventata un’emergenza nazionale – ha concluso Luciano Silvestri -. Auspichiamo un rapido iter in aula in modo da mettere in campo il prima possibile gli strumenti previsti dal provvedimento”.

[button size=”medium” link=”http://www.camera.it/leg17/824?tipo=A&anno=2014&mese=10&giorno=08&view=&commissione=02#data.20141008.com02.allegati.all00010″ type=”wide” linking=”new-window”]Nuovo testo unificato[/button]

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