La collaborazione tra Avviso Pubblico e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) segna un passaggio significativo nel percorso comune verso una Pubblica Amministrazione più trasparente, responsabile e attenta al bene collettivo.
Entrambe le realtà, che operano quotidianamente nel contrasto a mafie e corruzione, hanno deciso di unire competenze e strumenti per promuovere una cultura della prevenzione e del contrasto all’illegalità nelle pubbliche amministrazioni e nelle imprese, mettendo al centro la formazione, la trasparenza e la partecipazione civica.
Il protocollo rappresenta una tappa importante per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e sostenere le amministrazioni pubbliche nelle loro articolazioni territoriali, nella costruzione di presìdi solidi contro la corruzione e le infiltrazioni mafiose.
«Per combattere la mafia, non basta l’attività repressiva, bisogna creare anticorpi nella Pubblica Amministrazione e nella società, con regole di prevenzione, buona amministrazione e trasparenza. Per questo, il Protocollo d’intesa firmato da Anac con l’Associazione Avviso Pubblico (Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione) è importantissimo per rafforzare e sostenere la cultura della legalità e dell’etica nell’azione pubblica e nelle realtà territoriali». Così il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, ha commentato la firma dell’intesa.
«Vi è un’intima connessione tra corruzione e mafia. Entrambe trovano spesso alimento in pratiche di maladministration, cioè dalla cattiva gestione delle risorse pubbliche e dell’attività amministrativa che viene sviata dall’interesse collettivo, alimentando la sfiducia dei cittadini. In questo senso – conclude il Presidente Busia – promuovere buona amministrazione e trasparenza aiuta a combattere anche il crimine organizzato. L’individuazione preventiva del pericolo di infiltrazione mafiosa nell’economia legale e nelle imprese, in ogni momento del ciclo di vita degli appalti, è fondamentale».
Cuore del protocollo è la promozione di incontri, conferenze, seminari, studi e progetti di ricerca che contribuiscano all’elaborazione di strumenti di prevenzione della cattiva amministrazione e alla diffusione di buone pratiche negli specifici settori maggiormente esposti al rischio della corruzione.
«Questo accordo ha un valore concreto – osserva Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico – e si rivolge agli amministratori e ai decisori pubblici a ogni livello territoriale le cui scelte incidono direttamente sulla vita delle comunità: dall’urbanistica ai servizi sociali, dagli appalti alla gestione delle risorse pubbliche dei nostri Comuni e delle nostre Regioni. Investire nella formazione significa fornire maggiori strumenti e competenze per riconoscere e contrastare con efficacia pratiche corruttive e tentativi di infiltrazione criminale».
«La corruzione è un reato che va oltre le implicazioni etiche: nella pratica erode risorse preziose destinate ai servizi, priva i cittadini di diritti costituzionali fondamentali e minaccia la tenuta democratica dei territori. Con questa collaborazione intendiamo aggiungere un tassello importante alla formazione degli amministratori e dei funzionari pubblici, fornendo loro lenti utili a leggere le trasformazioni della società e approfondire le nuove frontiere dell’anticorruzione. Se vogliamo difendere il diritto dei cittadini a godere di servizi equi, solidali e trasparenti, dobbiamo fare in modo che la buona politica e la buona amministrazione camminino insieme», conclude il Presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà.
