A “Marcello Torre” e alle vittime della criminalità intitolata l’Aula Magna del Liceo Artistico di Volterra

aula-magna-iis-carducci-volterraSabato 15 Ottobre è stata intitolata l’Aula Magna del Liceo Artistico dell’ IIS “G. Carducci” di Volterra, a Marcello Torre, Sindaco di Pagani, ucciso dalla camorra nel 1980, e a tutte le vittime della criminalità. L’iniziativa si colloca all’interno di un progetto di Avviso Pubblico, “Il Silenzio è dolo”, che, con l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile attraverso azioni concrete, ha sollecitato le scuole ad intitolare aule o spazi in generale ad una vittima innocente di criminalità.

Il mondo dell’educazione, in primis quello della Scuola, non può rimanere indifferente nei confronti della criminalità e dell’illegalità, ma deve far sì che le studentesse e gli studenti non rimangano in silenzio e deve spronarli a scegliere il coraggio della parola, della partecipazione e della responsabilità. L’impegno che i docenti e gli studenti del “Carducci” già da molti anni dimostrano in varie attività dedicate alla legalità, è testimonianza di questo interesse: ne è un esempio molto significativo la partecipazione ormai storica al progetto “Giovani sentinelle della legalità”, promosso dalla Fondazione “Caponnetto”, che mira a creare un dialogo critico su questo tema tra gli studenti stessi e le Istituzioni locali (Comune, Provincia Regione) .

Alla cerimonia hanno partecipato: Anna Maria Torre, figlia di Marcello nonché Vice Presidente dell’ Associazione “Marcello Torre”, e Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico. A seguire sono intervenuti: Marcello Ravveduto, autore del Libro “Il Sindaco Gentile” (Ed. Melampo), e Anna Garofolo, referente Libera Salerno.

Nell’occasione è stato presentato il progetto “Art House” da parte di artisti di Eboli, progetto finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede la concessione ad artisti di spazi confiscati alla camorra.

 

Condividi