Modena, sala giochi vicino ad un luogo sensibile. Il Consiglio di Stato respinge il ricorso dell’azienda e dà ragione al Comune

Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato respinge il ricorso dell’azienda e dà ragione al Comune di Modena

Nessun indennizzo per la chiusura della sala giochi che si trova a meno di 500 metri da un luogo sensibile, in questo caso una scuola dell’infanzia. Dopo il Tar dell’Emilia-Romagna anche la decisione del Consiglio di Stato in una controversia legale che ha riguardato il Comune di Modena e la società Allstar non dà margini a potenziali e future richieste di risarcimento delle aziende. Una sentenza importante per dare certezze a tutti quei Comuni che hanno applicato la legge regionale per il contrasto delle patologie da gioco d’azzardo individuando la mappa dei luoghi sensibili e provvedendo a delocalizzare o a chiudere le sale.

Nel caso modenese la società Allstar ha gestito fino a marzo 2019 una sala in via Pico della Mirandola che si trovava a meno di 500 metri da una scuola dell’infanzia situata in via Manfredo Fanti. La società aveva prima fatto ricorso contro il provvedimento del Comune del 2018 – che notificava la necessità di delocalizzare la sala per non incorrere nella chiusura forzata – salvo poi ritirarlo dopo che sia il Tar che il Consiglio di Stato avevano negato la sospensione del provvedimento. Nel 2020 l’azienda decideva quindi di promuovere un ricorso alla giustizia amministrativa per chiedere una sorta di risarcimento al Comune per aver dovuto chiudere la sala ma, per il Tar prima e il Consiglio di Stato poi, questo non è dovuto perché l’amministrazione ha applicato la legge regionale che ha l’obiettivo di contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo e non esiste una sorta di diritto all’indennizzo dell’attività privata.

“Questa sentenza conferma le norme che contrastano il gioco d’azzardo del Testo Unico sulla Legalità regionale di cui fui l’estensore quando ero assessore in Regione – ha spiegato il sindaco Massimo Mezzetti – In questi anni la ludopatia, lungi dal diminuire, è aumentata anche per il grande sviluppo della possibilità di giocare on line. Come amministratori abbiamo il dovere di fare tutto il possibile per arginare questo fenomeno e non consentire che si creino precedenti anche dal punto di vista giuridico”.

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