Si è svolto Giovedì 16 dicembre l’ultimo seminario di formazione rivolto al personale della Polizia locale del Veneto, dal titolo “L’azione della Polizia Locale in ambito economico ed il contrasto ai fenomeni del riciclaggio e dell’usura (quali rischi e quale prevenzione al tempo del Covid-19?)”.
Il Seminario fa parte di un percorso formativo più ampio dal titolo “Mafie e coronavirus, strumenti di prevenzione e contrasto” promosso dalla Regione del Veneto in collaborazione con Avviso Pubblico.
Ad aprire il Seminario è stato l’intervento del Prefetto Giovanna Cagliostro, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, che ha ricostruito l’insieme delle attività dell’Ufficio, ponendo l’accento sull’importanza di diffondere la conoscenza degli strumenti a disposizione dei soggetti vittime di usura ed estorsione. In particolare, tra questi, è stato sottolineato il ruolo del Fondo di solidarietà, oltre alla possibilità di accedere a mutui a tasso zero.
“Le vittime di questi fenomeni devono essere consapevoli che lo Stato, in tutte le articolazioni, è al loro fianco (anche con la costituzione di parte civile nei processi, oltre che con sostegni economici, da rendere sempre più tempestivi ed efficaci), al pari delle associazioni antiusura iscritte al registro – ha dichiarato il Prefetto Cagliostro – Usura e racket sono particolarmente insidiosi anche perché rimangono molto spesso nel sommerso: i dati, anche relativi al Veneto, restituiscono esattamente questa difficoltà a denunciare. Nel 2019, nella Regione Veneto, il Fondo di solidarietà ha stanziato 700.000 euro, nel 2020 1.584.000 euro, mentre nel 2021 finora appena 24.000 euro (e tutti nella Provincia di Venezia). L’unica via per risolvere il problema è, quindi, quella di aumentare la fiducia nella risposta dello Stato, articolando risposte efficienti e pronte ai bisogni delle vittime”.
A seguire il Vice Prefetto Mario Muccio dell’Ufficio per le attività del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura ha ampliato la panoramica degli strumenti in campo per combattere estorsione e usura, ricostruendo anche la specificità dei fenomeni. L’estorsione, infatti, ha ricordato il Vice Prefetto, è legata a forme di successo imprenditoriale che diventano oggetto delle attenzioni mafiose, mentre l’usura colpisce soggetti in crisi economica che si rivolgono alle organizzazioni criminali, o vengono avvicinati da queste, nell’illusione di poter ottenere un sollievo immediato.
“Il tema deve essere letto congiuntamente con le difficoltà nell’accesso al credito che colpisce alcuni soggetti, e necessita anche di uno scarto sul piano culturale: è necessario, infatti, smettere di considerare il protestato come un reietto, come purtroppo spesso accade – ha ricordato il Vice Prefetto Muccio – La strategia che l’Ufficio mette in campo, quindi, si fonda su una serie di iniziative, tutte indirizzate ad affermare uno stato sociale di diritto, in grado quindi di coniugare attività repressiva con forme di sostegno, di ristoro sociale e di prevenzione, a tutela dei soggetti maggiormente in difficoltà. I Fondi che sono stati istituiti da vari soggetti istituzionali vanno proprio in questa direzione”.
Il Vice Questore Cosimo Mancini della DIA – Direzione Investigativa Antimafia ha focalizzato il suo intervento sul tema del riciclaggio, a partire dall’importanza che questo fenomeno riveste per la criminalità organizzata di stampo mafioso. “Per riciclaggio, anzitutto, si devono intendere quelle operazioni finanziarie che tendono ad allontanare il denaro illecito dalla fonte delittuosa originaria – ha affermato il Vice Questore Mancini – Le indagini che caratterizzano questo settore sono particolarmente complicate sul piano tecnico e ricostruiscono i tre passaggi fondamentali con cui queste operazioni si compiono: si parte dal contributo dei soggetti dell’economia lecita, vicini alle organizzazioni criminali, che prendono la ricchezza illecita e la reimmettono nel mercato legale (perché corrotti o perché loro stessi necessitano di liquidità); vengono quindi compiuti ulteriori passaggi per lavare il denaro (con acquisti successivi e diversificati); infine, il denaro viene reimmesso, una volta riciclato, nell’economia legale, con l’acquisto di aziende, beni, ecc, con danno anche per le imprese virtuose che subiscono forme di concorrenza sleale”.
In questo quadro, ha ricordato il Vice Questore Mancini, è cruciale il ruolo di osservazione, segnalazione e condivisione svolto dalla Polizia Locale, che ha le capacità per individuare elementi preziosi per orientare i controlli e le attività di contrasto.
A chiudere il seminario è stato l’intervento di Roberto Gerardi, Segretario generale e Direttore generale della Provincia di Lucca, che ha ricostruito il ruolo di supporto degli Enti locali nell’ambito delle segnalazioni e del contributo alle indagini compiute dalle indagini giudiziarie. “Nella fase attuale, viste anche le risorse stanziate con il PNRR e gli impegni che contestualmente sono stati assunti (a partire dalla lotta all’evasione fiscale, una vera e propria piaga), una particolare importanza è rivestita dall’equilibrio che deve essere ricercato tra esigenze di speditezza e necessità di controlli – ha dichiarato Gerardi – Gli Enti locali, con le segnalazioni alla UIF, esercitano un ruolo fondamentale nel settore della lotta al riciclaggio”.
Su questo tema, il Direttore Gerardi nel suo intervento ha prestato una specifica attenzione gli indicatori di anomalia, strumenti concreti che consentono di intercettare le situazioni opache. Allo stesso modo, centrale nella lotta al riciclaggio è il ruolo che svolge la Polizia Locale che, muovendosi sul territorio, è in grado di notare tutte quelle situazioni in vario modo anomale (come frequenti cambi di licenze commerciali o di residenza, costi particolarmente contenuti per determinate attività, ecc). La partecipazione di tutti gli attori a questa attività di segnalazione e monitoraggio è, quindi, particolarmente preziosa, e consente di arginare il fenomeno del riciclaggio e dell’uso improprio del denaro.