L’impegno delle scuole per ricordare le vittime innocenti delle mafie. Resoconto dell’incontro promosso da Regione del Veneto e Avviso Pubblico

Ricordare le vittime innocenti della mafie è un’azione educativa che la Regione del Veneto, con la collaborazione di Avviso Pubblico e, dallo scorso anno, anche di Libera, ha deciso di sostenere da tre anni, attraverso uno specifico progetto.

L’articolo 17 della legge regionale n. 48 del 2012, infatti, prevede che ogni 21 marzo in Veneto si ricordino i magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, politici, amministratori locali, dirigenti e funzionari pubblici, giornalisti, sindacalisti, imprenditori, preti e cittadini innocenti barbaramente assassinati dalle mafie.

Ieri a Venezia, la Regione del Veneto e Avviso Pubblico hanno promosso un incontro aperto ai docenti delle 42 scuole che dal 2015 hanno partecipato al progetto “Giornata regionale in memoria delle vittime delle mafie”.

Erano presenti diversi insegnanti delle 42 scuole che hanno partecipato al progetto. Dai dati presentati è risultato che sono stati più di 2.000 gli studenti coinvolti nel percorso educativo. Ogni scuola ha studiato non solo cosa sono le mafie, come agiscono e sono presenti in Italia e in Veneto ma, soprattutto, si è concentrata nello studio della storia di alcune vittime di mafia.

Incontri con esperti e testimoni, tra cui alcuni famigliari colpiti nei loro affetti dalla violenza mafiosa, hanno permesso ai ragazzi di trovare lo stimolo per produrre video, mostre fotografiche, redigere testi letterari e canzoni che sono stati presentati al Teatro Goldoni di Venezia nel 2016, al Teatro Comunale di Vicenza nel 2017 e al Palazzo della Ragione di Padova il 21 marzo di quest’anno.

Ieri a Venezia i docenti, dopo aver assistito alla presentazione dei dati di un questionario elaborato da Avviso Pubblico (a cura di Neva Camellini, staff nazionale dell’Associazione), hanno espresso un vivo apprezzamento per il progetto, e si sono confrontati su cosa sia possibile fare per migliorare quanto si è fatto fino ad ora e che si farà anche in questo anno scolastico – coinvolgendo 14 scuole, due per provincia, di tutto il Veneto – e nel prossimo.

Dall’incontro, a cui sono intervenuti il Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto, Bruno Pigozzo, il dottor Marco Caccin, dirigente dell’Assessorato al territorio, cultura e sicurezza, e le prof.sse Francesca Altinier e Maria Francesca Guiso, dell’Ufficio scolastico regionale, è emersa la richiesta di non disperdere questo capitale di relazioni e di esperienze nate grazie al progetto.

I docenti hanno chiesto di poter usufruire di momenti di formazione specifici sul tema dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile ed hanno manifestato vivo interesse rispetto alla proposta di costruire una rete regionale che, operando in una logica sistemica e supportata da una piattaforma informatica, possa mettere a loro disposizione materiali, documenti, buone prassi e informazioni di diverso tipo.

All’incontro sono intervenuti anche Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Roberto Fasoli, componente dello staff nazionale dell’Associazione, Roberto Tommasi e Marco Lombardo di Libera Veneto.

 

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