“Antimafia: ieri, oggi, domani”. Il resoconto dell’ultima giornata della Festa di Avviso Pubblico

Si è conclusa a Casalecchio di Reno (Bo) la 7° Festa Nazionale di Avviso Pubblico dal titolo “Antimafia ieri, oggi, domani. Vent’anni di Avviso Pubblico”, organizzata il 26 e 27 novembre nell’ambito della XII edizione di Politicamente Scorretto, la rassegna d’impegno civile promossa dall’Istituzione Casalecchio delle Culture in collaborazione con Carlo Lucarelli in corso dal 23 al 27 novembre.

dsc_0055L’evento di chiusura della Festa, un dibattito intitolato “Una buona amministrazione per i beni confiscati”, si è tenuto la mattina del 27 novembre presso la Casa della Conoscenza del Comune di Casalecchio di Reno. E’ intervenuto Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi, insignito il 12 novembre dal Capo dello Stato dell’Onorificenza al Merito della Repubblica. Antoci è sfuggito lo scorso mese di maggio ad un attentato di stampo mafioso, sventato dal pronto intervento degli agenti di scorta.

In un confronto su criticità e progetti esemplari di riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, sono intervenuti Lucio Guarino, Direttore del Consorzio Sviluppo e Legalità di San Giuseppe Jato e Segretario del Comune di Corleone; Stefania Pellegrini, Master Gestione e riutilizzo dei beni confiscati dell’Università di Bologna; Luciano Silvestri, Responsabile nazionale Sicurezza e Legalità della CGIL; Andrea Tarondo, sostituto Procuratore di Trapani. A moderare il dibattito Paolo Biondani, giornalista del settimanale L’Espresso.

dsc_0010“Il Parco dei Nebrodi è stato commissariato per dieci anni prima della mia nomina – racconta Giuseppe Antoci – Un sindaco ci ha raccontato delle pressioni che ruotavano attorno ai bandi europei e ci siamo resi conto che accadeva qualcosa di strano nell’erogazione dei fondi. E’ venuto fuori un sistema che, attraverso l’intimidazione, espelleva gli agricoltori onesti, favorendo le organizzazioni mafiose. Un sistema che rendeva a Cosa nostra più del traffico di droga”.

“Basta smuovere qualche pietra, come ha dimostrato Antoci, per scoprire i tanti ‘verminai’ che si nascondono nella gestione di beni o fondi pubblici – sottolinea Lucio Guarino – La legislazione antimafia italiana è tra le più all’avanguardia, anche sul fronte del riutilizzo di beni confiscati: la normativa deve essere meglio applicata, soprattutto sul fronte delle aziende confiscate. Perché non deve mai passare il messaggio che le mafie producono lavoro a differenza dello Stato”.

“Far proseguire o ristrutturare le aziende confiscate è molto complicato – spiega Stefania Pellegrini – Hanno difficoltà a ripartire anche perché manca loro il certificato antimafia, nonostante determinate aziende siano riuscite, sotto il controllo dello Stato, a sopravvivere anche durante il periodo del sequestro. E’ fondamentale raccogliere le buone pratiche e unirle ad un’applicazione non rigida ma puntuale della normativa”.

dsc_0058“La riconquista della legalità ha un costo, ma in troppi casi mancano i soggetti che si fanno carico di questa spesa – evidenzia Luciano Silvestri – Le banche, magari le stesse che finanziavano imprese mafiose con tanta facilità, spesso infatti non concedono credito nel momento in cui l’azienda passa sotto il controllo dello Stato”.

“Quello dei beni confiscati è un tema delicatissimo su cui lo Stato si gioca la propria credibilità – dichiara Andrea Tarondo – Il successo di un’azienda dopo la confisca non è una semplice questione economica, ma è parte della complessiva azione di contrasto alle mafie che inizia con il sequestro. La presenza di un’azienda che funziona è una bandiera di legalità piantata sul territorio”.

La Festa si è conclusa con il ricordo da parte dell’amministrazione comunale di Casalecchio sul Reno, rappresentata dal Sindaco, Massimo Bosso e dalla Vicesindaca e già Vicepresidente di Avviso Pubblico, Antonella Micele, di Pina Maisano Grassi, moglie di Libero Grassi imprenditore siciliano ucciso dalla mafia per la sua rivolta contro il racket, recentemente scomparsa.

Pina Grassi era cittadina onoraria della città e tante volte aveva partecipato come madrina del Festival “Politicamente scorretto” che oggi chiude la sua XII edizione.

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