Le mani delle mafie su accoglienza agli immigrati e attività economiche, da Nord a Sud. Il plauso di Avviso Pubblico alle DDA e alle forze di Polizia di Catanzaro e Milano

Avviso Pubblico esprime il più vivo e sentito plauso ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e di Milano, nonché alle forze di Polizia, che nei giorni scorsi, con grande competenza e professionalità, hanno portato a termine due inchieste che hanno visto coinvolti importanti clan di ‘ndrangheta (‘ndrina degli Arena) e di Cosa nostra (Clan Laudani), in Calabria e in Lombardia.

Le inchieste dimostrano ancora una volta come, da una parte la gestione dei centri di accoglienza per migranti – persone gestite a loro volta da spietati trafficanti di esseri umani – sia diventata una delle attività in cui i mafiosi si sono inseriti, grazie anche alla complicità e alla corruzione di funzionari e dirigenti pubblici e dall’altra, sempre ricorrendo alla corruzione, come la penetrazione del crimine organizzato al Nord si manifesti innanzitutto nel comporto economico.

A fronte di quanto emerso a Catanzaro e a Milano ci conforta vedere confermata l’attenzione e l’operatività degli organi di indagine e repressione. Tutto questo è importante ma non basta. Contro le mafie serve un’etica della responsabilità individuale e collettiva, nonché una cittadinanza, una politica e un sistema economico-finanziario che siano e si dimostrino credibili e responsabili.

Al Parlamento e al Governo, Avviso Pubblico insieme ad altre associazioni e alle maggiori sigle sindacali ha chiesto pubblicamente e con forza, tramite un Appello, l’approvazione di specifiche proposte di legge, una delle quali riguarda la riforma del Codice antimafia che, auspichiamo, venga votata in tempi rapidi dal legislatore.

 

 

 

 

 

 

 

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