Avviso Pubblico al 90° dalla nascita di Pio La Torre per ricordare il suo impegno per la libertà, il progresso e la pace

Questo pomeriggio, lunedì 16 gennaio, presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, si è svolto un convegno sul 90° dalla nascita di Pio La Torre: il suo impegno per la libertà, il progresso e la pace al quale hanno preso parte le massime cariche dello Stato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i presidenti delle due Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini.

In prima fila, tra gli altri, oltre ai figli di Pio La Torre, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi.

img_3968“Pio La Torre ci ha insegnato che non si sconfiggono le mafie senza giustizia sociale”, ha sottolineato la presidente della Camera Laura Boldrini, che ha aperto l’incontro. “Nella vita di Pio La Torre la lotta contro la mafia si è intrecciata sempre con quella per la dignità del lavoro, per il riscatto del Mezzogiorno, per la democrazia e per la pace. Proprio questo è il modo più efficace per combattere le organizzazioni criminali e anche chi le fiancheggia. Servono le leggi giuste, l’impegno della magistratura e delle Forze dell’ordine, ma bisogna soprattutto dare ai giovani una prospettiva, un lavoro, risanare le periferie, ridurre le fasce di povertà, le diseguaglianze sociali e territoriali che dividono il nostro Paese”. “Abbattere i poteri criminali e proporre alle nuove generazioni un progetto di vita, di società, che sia basato sui valori di pace, di solidarietà e di giustizia sociale è un impegno a cui tutti noi oggi, soprattutto oggi, dobbiamo sentirci legati”, ha concluso la presidente della Camera.

Successivamente la Presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, ha dichiarato: “Credo che l’impegno di Pio La Torre ci spinga a ‘secolarizzare’ e in un certo senso ‘laicizzare’ anche l’antimafia. Farla diventare, da culto per iniziati una vera religione civile, che contribuisca a rendere più coesa e migliore la nostra comunità, fondata sui diritti e i doveri previsti dalla nostra amata Costituzione”. “Tutti dobbiamo sentire la sfida di arginare l’illegalità e il malaffare. Nessuno – ha esortato la Presidente Bindi – ha un supplente che possa prendere il suo posto nell’esercizio quotidiano della democrazia. E soprattutto la politica, conviene ricordarlo qui in Parlamento, deve dimostrare di essere in ascolto del Paese, deve saperne interpretare i bisogni e le aspettative di maggiore libertà e giustizia sociale, non deve dimenticare che la questione meridionale attraversa tutta la storia e che non può non essere risolta, deve raccogliere le domande di partecipazione e di cambiamento e offrire risposte credibili. Perché la lotta alla mafia per noi come per Pio la Torre non è un capitolo separato del nostro impegno politico”.

img_3973Il convegno, moderato dalla giornalista Maria Grazia Mazzola, si è concluso con l’intervento del Presidente del Senato Pietro Grasso, il quale ha aggiunto: “Pio La Torre continua a costituire una guida per le donne e gli uomini delle Istituzioni e per tutti i cittadini che hanno a cuore la giustizia, la pace, la libertà e i diritti delle persone”. “Il delitto La Torre, come del resto l’omicidio Mattarella, sono delitti politico-mafiosi – spiega il Presidente Grasso – nel senso che sono la reazione, con connotazioni anche terroristiche o intimidatorie, all’azione di quelle persone che operavano per il rinnovamento e così mettevano in grave pericolo il complesso degli interessi mafiosi collegati con la realtà economico-politica siciliana”.

 

 

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