Dal 1996, il 21 marzo di ogni anno, primo giorno di primavera, Avviso Pubblico e Libera ricordano le vittime innocenti delle mafie, dalla fine dell’800 ad oggi, di cui si è riusciti a ricostruire la storia.
Quest’anno la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è giunta alla sua ventisettesima edizione: un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi. Dal 2017, quella che è stata definita la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie è stata ufficialmente riconosciuta da una legge dello Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.
Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle persone. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. Siamo certi vi sia un diritto-dovere alla verità: la verità ha un valore pubblico fondamentale per uno Stato che voglia dirsi democratico.
È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate.
Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.
L’EDIZIONE 2022 A NAPOLI
La manifestazione nazionale si svolgerà a Napoli, luogo di cultura e di accoglienza, capace di rispondere all’emergenza criminale con iniziative sociali di ogni tipo, città generatrice di speranza. La domenica 20, con il raccoglimento accanto ai familiari delle vittime e la veglia di preghiera. Il lunedì 21, con la lettura dei nomi in piazza e i momenti di approfondimento.
Lunedì 21 marzo, a Napoli, l’appuntamento è alle ore 8.30 in Piazza Mancini per strutturare gli spezzoni del corteo (che partirà da Piazza Mancini e ci permetterà di accompagnare la rete dei familiari fino a Piazza Dante, luogo in cui si terrà la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie).
Replicando la “formula” adottata negli ultimi anni a causa dell’emergenza, Napoli sarà la “piazza” principale, ma simultaneamente, in centinaia di luoghi in Italia, Europa, Africa e America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime e alcune iniziative simboliche.
GUARDA IL VIDEO DEL PRESIDENTE DI AVVISO PUBBLICO ROBERTO MONTÀ
L’obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale con collegamenti internazionali: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.
Tutti gli altri eventi, in accordo con Libera e con le altre Associazioni, saranno organizzati su tutto il territorio nazionale, nel rigoroso rispetto delle norme.
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SCOPRI LE INIZIATIVE PROMOSSE DALLA RETE DI AVVISO PUBBLICO SUI TERRITORI:
- REGIONE ABRUZZO
L’iniziativa regionale a Pescara – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE BASILICATA
L’iniziativa regionale a Scanzano Jonico (MT) – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE CALABRIA – GUARDA IL VIDEO DELLA NOSTRA COORDINATRICE REGIONALE, MARIA ANTONIETTA SACCO
L’iniziativa di Catanzaro – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Cittanova e Giffone – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Cosenza – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Gerocarne – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Isola Capo Rizzuto – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Polistena – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Reggio Calabria – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE EMILIA-ROMAGNA – GUARDA IL VIDEO DELLA COORDINATRICE REGIONALE MARIAELENA MILILLI
L’iniziativa regionale ad Argenta (FE) – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Casalgrande – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Castelvetro di Modena – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Cento – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Fidenza – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Forlimpopoli – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Formigine – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Galliera – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Parma – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Ravenna – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Reggio Emilia – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di San Giovanni in Persiceto – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
L’iniziativa regionale a Gorizia – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE LAZIO – GUARDA IL VIDEO DELLA COORDINATRICE REGIONALE, ARCANGELA GALLUZZO
L’iniziativa regionale a Roma – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Albano Laziale – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE LIGURIA
L’iniziativa regionale di Savona – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE LOMBARDIA – GUARDA IL VIDEO DEL NOSTRO COORDINATORE NAZIONALE, FABIO BOTTERO
L’iniziativa regionale di Milano – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa della Regione Lombardia – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Arese – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Bergamo – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Buccinasco – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Lacchiarella – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Legnano – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Mantova – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Melegnano – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Novate Milanese – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Trezzano sul Naviglio – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE MARCHE
L’iniziativa regionale di Senigallia – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE PIEMONTE – GUARDA IL VIDEO DEL NOSTRO COORDINATORE REGIONALE, DIEGO SARNO
L’iniziativa regionale di Torino – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Avigliana – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Biella – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa di Chieri –clicca qui per maggiori informazioni
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L’iniziativa del Verbano – Cusio – Ossola – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE PUGLIA
L’iniziativa regionale a Monte Sant’Angelo – clicca qui per maggiori informazioni
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L’iniziativa a Mesagne – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE SARDEGNA
L’iniziativa regionale a Ozieri – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE SICILIA
L’iniziativa regionale a Vittoria – clicca qui per maggiori informazioni
L’iniziativa a Palermo– clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE TOSCANA – GUARDA IL VIDEO DELLA NOSTRA COORDINATRICE REGIONALE, ILARIA SANTI
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L’iniziativa a Vecchiano – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE
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L’iniziativa regionale a Bolzano – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE UMBRIA
L’iniziativa regionale a Foligno – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE VALLE D’AOSTA
L’iniziativa regionale ad Aosta – clicca qui per maggiori informazioni - REGIONE VENETO – GUARDA IL VIDEO DEL COORDINATORE REGIONALE, PAOLO GALEANO
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PERCHÈ A NAPOLI
Portare a Napoli il 21 marzo vuol dire accendere i riflettori su un territorio in cui le organizzazioni criminali fanno oggi uso della violenza per uccidersi, uccidere vittime innocenti, impaurire le donne e gli uomini, confliggere tra loro per fare affari e riorganizzare assetti di potere. Napoli è una delle città che ha maggiormente pagato un tributo di sangue innocente negli ultimi anni: il nostro elenco parla di giovani ragazzi che hanno perso la vita per mano della violenza camorristica; giovani dei quartieri popolari le cui speranze sono state stroncate da una guerra fatta per il controllo della droga e del racket. Il nostro cammino di memoria ed impegno si rinnova tornando tra le strade di Napoli perché c’è bisogno di tutte le energie, le intelligenze, le forze e le reti per liberare la città da un potere criminale sempre più forte e violento dopo la pandemia.
LO SLOGAN
Terra mia. Coltura1⁄2Cultura. È uno slogan che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali ripartire.
Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità. Coltura1⁄2Cultura. La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze.
A partire dall’enciclica Laudato Sì, ha assunto centralità il concetto di ecologia integrale, una dimensione attraverso la quale il rispetto dell’ambiente deve coniugarsi con politiche più eque, capaci di porre le basi per una reale inclusione tra i popoli e di diminuire la forbice che vede ancora oggi una parte del pianeta sfruttarne un’altra. Si tratta di un approccio che valorizza lo scambio tra l’ambiente naturale, la società, le istituzioni e l’economia, costruendo un piano di riflessione e di azione unitario, utile a invertire la rotta. Con l’arrivo della pandemia, infatti, è stato ancora più evidente che non c’è tempo da perdere, che l’impegno per recuperare gli esiti nefasti dello sfruttamento incondizionato delle risorse naturali dev’essere immediato e deve prevedere un corale impegno internazionale tra gli Stati. Per attivare questo nuovo paradigma però è necessario uno scatto culturale, che viene provocato dai movimenti giovanili per l’ambiente ma che non è ancora patrimonio di tutti.
Ma non si tratta di un’attenzione esclusivamente ambientale. Imboccare questa strada significa rivedere i rapporti di forza e centralità, ripensare alle forme di sopruso che quotidianamente vengono operate sull’ambiente per soddisfare un modello di consumo che non è più sostenibile, che piega i territori, i lavoratori, che omologa distruggendo le peculiarità locali, che impoverisce. Sappiamo che alla base della diffusione della cultura e della pratica mafiosa, così come corruttiva, c’è il bisogno, la mancata libertà che consente l’imposizione e l’assoggettamento. Si tratta di un sistema violento che riguarda molti ambiti e che possiamo disarmare, per recuperare sovranità, protagonismo e libertà. Dobbiamo impegnarci per comprendere a fondo tutte le forme di violenza quotidiana che viviamo nei nostri contesti, al fine di costruire risposte sociali capaci di interromperle, capaci di far crescere le radici di una cultura del cambiamento, non più procrastinabile.