RAGAZZE E RAGAZZI IN CAMPO CONTRO LE MAFIE. IL CONTRIBUTO DI CLAUDIO SICILIANO

Le mafie non vanno in ferie, ma si può scegliere di dedicare le proprie vacanze a contrastarle. Lo fanno tantissimi giovani che partecipano ai campi estivi, organizzati da Libera all’interno dei beni confiscati. Claudio Siciliano, referente dei progetti per l’associazione, racconta una esperienza che restituisce anche l’immagine di una generazione che si impegna insieme alle amministrazioni dei territori, oltre gli stereotipi, con le armi dell’entusiasmo e della bellezza.
*di claudio siciliano

E!State Liberi! – campi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie” si struttura nel 2005 con l’obiettivo di illuminare, promuovere e valorizzare le prime esperienze di riutilizzo sociale dei beni sequestrati e confiscati ai mafiosi. Una grande proposta di mobilitazione e protagonismo concreto della società civile per scoprire il valore della restituzione alla collettività di quei beni che prima erano simboli del potere mafioso e della violenza e che, con l’impegno di tutti e tutte, sono diventate esperienze di riscatto e opportunità.

Il potere dei segni

Con il crescere delle realtà sociali che si sono spese per ridare vita a quei beni e quei terreni è cresciuto anche il progetto: dalle prime poche decine di “pionieri”, sono stati più di 10.000, solo nelle ultime 5 edizioni, i ragazzi e le ragazze che hanno scoperto, tramite E!State Liberi!, il valore del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, il potere dei segni contro i segni del potere. Oltre 10.000 gesti concreti a sostegno di cooperative sociali, associazioni, realtà impegnate che costruiscono ogni giorno un modello di sviluppo economico, sociale e culturale alternativo a quello mafioso e criminale.

Una grande risposta a chi, ingiustamente, dipinge le giovani generazioni come disinteressate e distanti dalla cura del bene comune, dalle esigenze dei più deboli e dalla partecipazione attiva. E se qualche anno fa le maglie di Libera indossate dai volontari che passeggiavano per quei paesi erano viste con stupore, oggi ci sono comunità che non vedono l’ora di accogliere le energie, mostrare e far conoscere le positività, oltre le narrazioni e gli stereotipi. Non è un caso che col passare degli anni i campi estivi vedano sempre più al centro azioni concrete attente ai bisogni della comunità, in grado di aprire il bene confiscato al territorio, costruire coscienza critica e approfondimenti, trasferire la conoscenza delle dinamiche con cui le mafie aggrediscono, ma soprattutto far scoprire le tantissime esperienze di riscatto e di risposta civile possibili.

Da sempre, inoltre, E!State Liberi! valorizza e dialoga con le istituzioni e i comuni impegnati e sensibili, anch’essi testimoni che una politica e una democrazia sana, attenta ai diritti e ai bisogni delle persone, a partire dal riuso sociale dei beni confiscati alle mafie, è possibile. Sono un esempio, oggi, anche quei Comuni che promuovono la partecipazione estiva ai campi (anche mettendosi in rete), un impegno per far vivere esperienze che siano come un ponte, che donino nuovi occhi da portare con sé al ritorno a casa.

Agire senza lamentarsi

Saranno più di 3.000, quest’anno, i posti a disposizione, nelle 15 settimane in ben 15 regioni d’Italia da Nord a Sud, dedicati alla partecipazione individuale dai 14 anni in su o a gruppi organizzati come parrocchie, scout, associazioni e famiglie. Anche quest’estate la rete di Libera è pronta ad accogliere il desiderio di conoscenza, di impegno e concretezza, in un percorso ricco di momenti di confronti e formazione: dalle testimonianze dei familiari delle vittime innocenti delle mafie, alle voci del territorio, magistrati, giornalisti, realtà e persone impegnate che raccontano la bellezza dei territori e il riscatto possibile.

Un percorso dove poter riconoscere, mentre si dà forma ad un murale nel Parco della Collina della Pace “Peppino Impastato” sul campo di Roma, il valore della cooperazione e della bellezza; dove ritrovare, in decine di pennelli che colorano contemporaneamente un cancello o una parete sul campo di Ponticelli, la fiducia nel cambiamento, in sé stessi e nell’agire insieme agli altri.

Ci aspetta un’altra bellissima estate di impegno in cui liberare le energie di questo Paese per liberarlo da mafie e corruzione. Allora, con le parole che ci ha donato alla fine di un campo un partecipante, non ci resta davvero che partire:

“Non mi rendevo abbastanza conto che la partecipazione sociale può creare un cambiamento. Agire anziché lamentarsi, questa è Libera. Prima di partecipare come volontario non pensavo di tornare così “ricco”. Mi sono iscritto con l’intenzione di “sporcarmi le mani”, fare qualcosa di concreto contro la criminalità organizzata e anche contro quel pessimismo dilagante, quel disfattismo che si sta pericolosamente impossessando delle nostre coscienze.”

Tutti i dettagli dell’offerta sono sul sito www.libera.it. Per informazioni è possibile telefonare allo 06.69770342-45-47, 3453314241 oppure scrivere a info@estateliberi.it

* Referente nazionale “E!State Liberi! – campi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie”.

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