RACCONTIAMOCI LE MAFIE: IL RESOCONTO DELLA TERZA GIORNATA E GLI EVENTI DEL 25 SETTEMBRE

La V edizione di “Raccontiamoci le mafie”, la rassegna culturale  organizzata dal Comune di Gazoldo degli Ippoliti (MN) in collaborazione con Avviso Pubblico, propone giorno dopo giorno eventi per promuovere la formazione civile contro le mafie.

Ieri mattina, un nuovo appuntamento per le scuole del territorio. Grazie anche al supporto dell’Ufficio Scolastico Provinciale, gli studenti dell’Istituto superiore “Falcone” di Asola e Gazoldo degli Ippoliti hanno incontrato il Gen. Angiolo Pellegrini che è stato collaboratore dei giudici Falcone e Borsellino.

“Ricordatevi sempre che Pecunia non olet ovvero che i soldi non hanno odore – ha ricordato il Gen. Pellegrini ai ragazzi e alle ragazze presenti – Le mafie non si sono estinte, anzi, sono sempre più sommerse e silenziose. Non sparano quasi più ma fanno sempre più affari condizionando la vita economica e sociale del nostro paese, grazie alla complicità di imprenditori e liberi professionisti compiacenti”. “Per questo motivo il vostro ruolo sarà centrale – ha concluso il Generale – i vostri NO saranno necessari. Vi prego, non siate spettatori passivi ma provate a diventare le nuove sentinelle della legalità del futuro. Dovete combattere se volete un’Italia diversa. Solo voi potete cambiare le cose, solo voi potete salvarci”.

Nel pomeriggio, presso il Comune di Gazoldo, si è svolto anche il Coordinamento provinciale di Avviso Pubblico, in cui si sono programmate le attività e le iniziative da realizzare sul territorio per il prossimo triennio 2019-2022. Gli amministratori presenti hanno poi partecipato al focus serale sul processo Aemilia, e sulle sue propaggini nel territorio mantovano.

Presentando la sua pubblicazione I MILLE GIORNI DI AEMILIA. Il più grande processo al Nord contro la ‘ndrangheta (Aliberti, 2019) l’autore Tiziano Soresina ha affermato “questa maxi-inchiesta con 860 nomi di persone citate e con 200 località toccate ha ribaltato la storia non solo di Reggio Emilia, ma di tutto il Nord, dimostrando chiaramente che qui noi gli anticorpi verso la ‘ndrangheta non li avevamo.” Ripercorrendo alcune tappe salienti del processo in cui ha visto il terrore negli occhi dei testimoni ha con dispiacere ammesso “c’è stata poca partecipazione da parte della nostra comunità: alle udienze erano presenti pochi amministratori locali, pochi rappresentanti dell’imprenditoria e della cooperazione”.

Sulla scarsa percezione che l’opinione pubblica ancor oggi ha del radicamento mafioso al Nord, nonostante inchieste e processi chiaramente lo dimostrino, è intervenuta anche Rossella Canadè che per la Gazzetta di Mantova ha seguito il Processo Pesci. “Mi sarei aspettata – ha dichiarato – che dopo le condanne vi fosse una forte presa di posizione a Mantova da parte della comunità contro le infiltrazioni della ‘Ndrangheta sul territorio. Invece purtroppo, a parte poche manifestazioni come questa di Gazoldo, non c’è stata una vera presa di coscienza collettiva.”

Tuttavia per Tiziano Soresina qualcosa finalmente a Reggio Emilia e provincia sta cambiando nell’opinione pubblica. “Non dimentichiamo – ha affermato – che oltre 3000 studenti hanno presenziato al processo. Una presenza che ha infastidito molto la ‘Ndrangheta perché sin da subito si è resa conto che queste informazioni cominciavano – aggiungerei finalmente – ad essere dominio di gran parte della comunità.”

La Rassegna continua questa sera, mercoledì 25 settembre, alle ore 21:00 con l’incontro dal titolo “Mafie e caporalato nell’Italia del XXI secolo”. All’evento interverrà Fabio Ciconte, direttore dell’associazione ambientalista Terra! Onlus e co-autore del libro “Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo.” (Laterza, 2019) insieme al sociologo Marco Omizzolo, ricercatore dell’Eurispes grande esperto dei fenomeni di mafia e criminalità nel settore dell’agricoltura. L’incontro sarà moderato da: Lorenzo Frigerio, giornalista e coordinatore di Libera Informazione.

La giornata di domani, giovedì 26 settembre, si aprirà invece alle ore 15 con il seminario “#Mediumafia. L’immaginario mafioso tra realtà e finzione” rivolto a dirigenti scolastici e docenti. Si terrà a Mantova presso il MAMU- Mantova Multicentre (Largo di Porta Pradella, 1). E’ organizzato da “Raccontiamoci le mafie” in collaborazione con il Centro di Promozione della Legalità di Mantova. Interverranno il prof. Marcello Ravveduto, docente dell’Università di Salerno, il magistrato Marco Imperato, Sostituto Procuratore di Bologna e la prof.ssa Paola Bruschi, responsabile CPL Mantova.

Alle 18 sempre presso il MAMU il prof. Marcello Ravveduto presenterà il suo nuovo saggio “Lo Spettacolo della magia. Storia di un immaginario tra realtà e finzione” (Edizioni Gruppo Abele, 2019) in cui analizzando film, opere letterarie e canzoni presenta un’analisi della costruzione dell’immaginario mafioso in Italia. Dialoga con lui il giornalista Matteo Bursi.

Domani sera alle 21 presso la Villa Comunale di Gazoldo degli Ippoliti la rassegna propone una riflessione su etica e impegno civile e politico, un’iniziativa realizzata in collaborazione con la Caritas diocesana di Mantova. Le parole di Rosario Livatino, magistrato assassinato nel 1990, “Alla fine non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili” offriranno lo spunto per un dialogo tra Rosy Bindi, già Presidente della Commissione parlamentare antimafia e Vincenzo Spagnolo giornalista di Avvenire. Introdurrà S.E. Mons. Marco Busca, Vescovo di Mantova.

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Leggi il resoconto della prima giornata

Leggi il resoconto della seconda giornata

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