L’Italia divisa per zone di contagio: la sintesi del nuovo Dpcm e del Decreto Ristori

È massima allerta sul fronte del Covid-19, tanto da riportare parte del territorio nazionale in un lockdown a macchia di leopardo simile a quello di marzo, dividendo l’Italia in 3 diverse aree di rischio: massimo, alto e standard, in base a un coefficiente di rischio calcolato su 21 parametri oggettivi.

Si prevedono chiusure di negozi, bar e ristoranti nelle zone ad alto e massimo rischio, ma soprattutto scatta il coprifuoco ovunque dalle 22 alle 5.

Per fronteggiare la  seconda ondata della pandemia, il Governo ha emanato un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che porta la data del 3 novembre, ma entra in vigore da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre (Leggi qui il testo).

Alle nuove restrizioni l’esecutivo risponde col cosiddetto Decreto Ristori (Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137), che contiene misure di sostegno al reddito e alle imprese costrette a chiudere temporaneamente i battenti.

Sul sito di Avviso Pubblico è possibile consultare il vademecum alla lettura di entrambi i provvedimenti:

Qui sono sintetizzati i principali passaggi: dallo stop agli spostamenti da e per regioni a rischio, fino agli indennizzi economici, passando per le nuove linee guida su didattica a distanza e smart working.

Di seguito in ordine gli ultimi provvedimenti in sintesi:

Dpcm 24 ottobre;
Dpcm 18 ottobre;
Dpcm 13 ottobre.

Avviso Pubblico quotidianamente pubblica quelle disponibili nella sezione Mafie e Coronavirus. In questa sezione è possibile trovare tutte le novità in tema di NORMATIVA (decreti, leggi, direttive e circolari emanate dal Governo e dai Ministeri), AUDIZIONI che si tengono in Parlamento sui rischi connessi alla pandemia e DOCUMENTI di analisi redatti da autorità competenti e da altre associazioni.

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