Non si sa chi abbia sparato né chi siano i mandanti dell’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica (Salerno) ucciso con nove colpi di pistola la notte del 5 settembre 2010 mentre rincasava. Dopo tredici anni i familiari e un’intera comunità attendono ancora verità e giustizia. Una svolta nelle indagini c’è stata a luglio 2022, quando la procura di Salerno ha messo sotto inchiesta nove persone: tra questi ci sono camorristi, imprenditori e carabinieri.
Il sindaco pescatore, come veniva chiamato, è stato ucciso per il suo impegno contro gli interessi mafiosi nel traffico di droga e per la difesa dell’ambiente nel territorio. Si è trattato di un episodio non solo efferato, ma anche emblematico di un clima ostile a chi prova a fare il proprio lavoro nel rispetto delle regole. Spesso in un contesto di quasi totale isolamento, che rende i rappresentanti delle istituzioni locali più vulnerabili nei confronti di mafiosi e malintenzionati.
Dal 1974 ad oggi in Italia sono stati assassinati 132 amministratori locali. Mentre ogni giorno – come pubblicato ogni anno da Avviso Pubblico nel Rapporto Amministratori Sotto Tiro – giungono minacce e intimidazioni all’indirizzo di sindaci, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali e dipendenti della Pubblica Amministrazione. Sono 326 gli episodi nel 2022 e oltre 5.000 nei dodici anni in cui la nostra associazione monitora il fenomeno. Una tendenza pericolosa, che non sembra arrestarsi e i cui confini sono molto fluidi.
Nel tredicesimo anniversario dall’assassinio di Angelo Vassallo Avviso Pubblico auspica che presto la verità venga a galla senza più le ombre che per tanti anni hanno accompagnato la ricostruzione dei fatti. Ci stringiamo attorno alla famiglia, rinnovando il nostro sostegno e la nostra vicinanza.