È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 9 Agosto 2024, n. 114 (cd. Legge “Nordio”) recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare”. Qui il testo completo. Di seguito una sintesi dei punti principali.

Abuso d’ufficio. L’art. 1, in primis, ha abrogato il reato di cui all’art. 323 c.p. (abuso d’ufficio). Sul punto si consideri che, negli stessi giorni in cui è stata approvata la Legge 114/2024, è stato introdotto, con il DL 92/2024, il reato di “peculato per distrazione” che presenta alcuni elementi di analogia proprio con l’abrogato reato di abuso d’ufficio: qui la scheda di sintesi del DL 92/2024 con tutti i dettagli.

Traffico di influenze illecite. In tema di traffico di influenze illecite, il nuovo art. 346-bis c.p. circoscrive la fattispecie penalmente rilevanti, prevedendo che sia necessario, per integrare il reato, utilizzare (e non più solo sfruttare o vantare) relazioni esistenti (e non più anche asserite) con un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio. La nuova fattispecie, inoltre, prevede che l’utilizzo delle relazioni debba essere diretto “intenzionalmente allo scopo” descritto dall’articolo, introducendo pertanto una forma di dolo intenzionale (ossia una forma di dolo più “intensa” rispetto alla precedente formulazione). Le novità riguardano anche l’utilità oggetto della remunerazione, che ora deve essere solo “economica” per potersi considerare integrato il reato. Va, infine, considerato che il comma 2 del nuovo art. 346-bis c.p. introduce la definizione di “altra mediazione illecita”, ossia quella realizzata “per indurre il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all’articolo 322-bis a compiere un atto contrario ai doveri d’ufficio costituente reato dal quale possa derivare un vantaggio indebito”. Tale definizione va letta alla luce anche della contestuale abrogazione del reato di abuso d’ufficio, nonché della espressione configurazione (confermata rispetto al testo precedente) del traffico di influenze illecite come reato residuale rispetto alle fattispecie corruttive.

Le altre novità. Tra le altre novità rilevanti, si segnala all’art. 2 della Legge 114/2024:

  • Il divieto di acquisizione delle intercettazioni intercorse tra l’imputato e il proprio difensore;
  • Il divieto di pubblicazione, anche parziale, del contenuto delle intercettazioni se questo non è riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso del dibattimento;
  • L’indicazione al PM di dare indicazioni e vigilare affinché nei verbali non siano riportate espressioni che consentano di identificare soggetti diversi dalle parti, salvo che risultino rilevanti ai fini delle indagini;
  • In caso di applicazione di misure cautelari personali, la previsione che si proceda con l’interrogatorio della persona sottoposta alle indagini preliminari;
  • La previsione che il giudice per le indagini preliminari decida in composizione collegiale l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere (tale misura è tuttavia rinviata al 2026).

Gli ordini del giorno. Si segnala, infine, che in sede di approvazione della Legge alla Camera e al Senato sono stati anche approvati alcuni Ordini del Giorno che riguardano la Legge Severino. Tra questi si segnalano, in particolare:

  • L’Odg G1.100 con cui si impegna il Governo: ad adottare tutte le iniziative di propria competenza finalizzate a sopprimere l’istituto della sospensione dalle cariche in conseguenza di condanna non definitiva; a disporre una revisione generale del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235, in tema di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi; a costituire un tavolo di lavoro per un riordino dei reati contro la pubblica amministrazione e un osservatorio volto ad operare un monitoraggio che valuti l’impatto nel sistema dell’abrogazione del reato di abuso d’ufficio.
  • L’Odg 9/1718/27 con cui si impegna il Governo ad effettuare un nuovo bilanciamento con riferimento alle disposizioni di cui agli articoli 8 e 11 del d.lgs. 235/2012, “prevedendo l’esclusione dalla sospensione per gli amministratori regionali e locali a seguito di sentenze non definitive e dunque suscettibili di cambiamento nel corso dell’iter processuale, ovviamente laddove non riguardino delitti di particolare allarme sociale”.

Iter di approvazione. La II Commissione Giustizia della Camera ha avviato, nella seduta del 29 Marzo, l’esame di quattro proposte di legge abbinate che intervengono sui reati di abuso d’ufficio e di traffico di influenze illecite, previsti rispettivamente dagli articoli 323 e 346-bis del codice penale.

Per il primo di questi reati, i DDL AC 399 e AC 645 ne propongono l’abrogazione, il DDL AC 654 ne prevede la depenalizzazione e la contestuale trasformazione in illecito amministrativo, il DDL AC 716 ne limita l’ambito di applicazione.

Sul reato ex art. 346-bis interviene, invece, il solo DDL AC 716, avanzando una serie di modifiche che ne restringono l’ambito di applicazione.

Nella riunione della Commissione del 29 Marzo vengono illustrate le quattro proposte rinviando il seguito della discussione ad altra seduta.

Nella seduta del 18 Maggio, la II Commissione Giustizia della Camera ha svolto le audizioni informali di rappresentanti dell’ANCI, di Carlo Morace, componente dell’Organismo congressuale forense (OCF), di Flavio Luigi Romito, membro dell’Ufficio di presidenza dell’associazione Movimento forense e di Luigi Stortoni, professore emerito dell’Alma.

Nella seduta del 23 Maggio, la II Commissione Giustizia della Camera ha svolto le audizioni informali di Giandomenico Caiazza, Presidente dell’Unione Italiana Camere Penali, di Giuseppe Santalucia, Presidente dell’Associazione nazionale magistrati, di Roberto Garofoli, Presidente di sezione del Consiglio di Stato, di Luigi Salvato, Procuratore Generale della Corte Suprema di Cassazione, di Marco Gambardella, professore di diritto penale presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza e di Giacomo Caliendo, già magistrato e senatore. Nella seduta del 25 Maggio è stato audito Giovanni Melillo, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (qui il video).

Nella seduta del 30 Maggio, la II Commissione Giustizia della Camera ha svolto le audizioni informali di Vittorio Raeli, procuratore regionale della Corte dei conti della Basilicata, di Bruno Cherchi, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, di Maurizio De Lucia, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, di Marco Gambardella, Sostituto Procuratore presso la Procura generale di Bari, di Francesco Prete Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, di Tiziana Siciliano, Procuratore aggiunto presso la Procura di Milano e di Francesco Lo Voi, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Nella seduta del 31 Maggio si è dato conto della conclusione del ciclo di audizioni (quii documenti acquisiti).

Nella seduta dell’8 Giugno della II Commissione Giustizia della Camera sono state ritirate le proposte abbinate n. 399, 654, 716: i lavori proseguiranno, dunque, sul solo testo AC 645. Nel corso della seduta del 7 Giugno si è discusso dei dati, trasmessi dal Ministero della Giustizia, relativi all’abuso d’ufficio: qui la Nota pubblicata nel verbale.

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 15 Giugno, su proposta del Ministro della Giustizia, ha approvato, con richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione, un disegno di legge che reca modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all’Ordinamento giudiziario. Di seguito una sintesi dei punti principali:

  • Abrogazione del reato di abuso d’ufficio;
  • Maggiori delimitazioni per il reato di traffico di influenze illecite;
  • Competenza di un organo collegiale (e non monocratico) per l’adozione della custodia cautelare in carcere (entrata in vigore differita di 2 anni);
  • Introduzione dell’interrogatorio preventivo rispetto all’applicazione di una misura cautelare nel caso in cui ricorra l’ipotesi di pericolo di reiterazione del reato (a meno che non si proceda per reati di rilevante gravità);
  • Ampliamento del divieto di pubblicazione del contenuto delle intercettazioni, pubblicabile solo se il contenuto è riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o se è utilizzato in dibattimento, ed esclusione dell’acquisizione di intercettazioni di terzi (salvo sia rilevante);
  • Inappellabilità da parte del PM delle sentenze di proscioglimento per i reati a citazione diretta a giudizio ex art. 550 c.p.p.

Con riferimento al DDL AS 808, di iniziativa governativa, la II Commissione Giustizia del Senato ha iniziato l’esame del testo nella seduta del 2 Agosto. Nella seduta del 3 Agosto è stato proposto l’avvio, alla ripresa dei lavori parlamentari, di un ciclo di audizioni (con la comunicazione, da parte dei vari Gruppi, alla Presidenza, entro il 25 Agosto, dei soggetti che intendono audire).

Nelle sedute del 5 e del 6 Settembre la II Commissione Giustizia del Senato ha svolto le audizioni di Giuseppe Busia, Presidente ANAC, di Giuseppe Santalucia, Salvatore Casciaro, Elisabetta Canevini, rispettivamente Presidente, Segretario e componente della Giunta esecutiva dell’ANM, di Eriberto Rosso, Segretario dell’UCPI, di Antonio Decaro, Presidente dell’ANCI, di Pasquale Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, di Francesco Greco di Giovanna Ollà, rispettivamente Presidente e Consigliere segretario del Consiglio Nazionale Forense.

Nella seduta del 12 Settembre si sono svolte le audizioni di Francesco Morelli, Professore associato di Diritto Processuale Penale presso l’Università di Bergamo, di Enrico Ambrosetti, Professore Ordinario di Diritto Penale Presso l’Università di Padova, di Antonio D’amato, Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e di Vittorio Manes, Professore Ordinario di Diritto Penale presso l’Università di Bologna. Nella seduta del 13 Settembre si è svolta l’audizione di Raffaele Cantone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia. Nella seduta del 14 Settembre sono stati auditi Marco Pelissero, Ordinario di Diritto penale presso l’Università di Torino, e di Gian Luigi Gatta, Ordinario di Diritto penale presso l’Università di Milano.

Nella seduta del 19 settembre, la II Commissione Giustizia del Senato ha svolto le audizioni informali di Giorgio Lattanzi, Presidente della Scuola Superiore di Magistratura nonché Presidente Emerito della Corte costituzionale, di Pier Paolo Bruni, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e di Giorgio Spangher, Ordinario di Procedura penale presso La Sapienza di Roma. Il 20 settembre è stato audito Roberto Garofoli, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato. Il 21 Settembre si sono tenute le audizioni di Marco Gambardella, Professore Associato di Diritto penale presso La Sapienza di Roma, di Adolfo Scalfati, Ordinario di Procedura penale presso l’Università Tor Vergata di Roma, di Giuseppe Belcastro, Vice Presidente Nazionale delle Camere penali, e di Mitja Gialuz, Ordinario di Diritto processuale penale presso l’Università di Genova.

Nella seduta del 27 Settembre la II Commissione Giustizia del Senato ha svolto le audizioni di Giovanni Melillo, Procuratore nazionale antimafia, di Sergio Sottani, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Perugia, e di Luigi Stortoni, Professore emerito di Diritto penale presso l’Università di Bologna.

Nelle sedute del 3 e del 5 Ottobre, la II Commissione Giustizia del Senato ha svolto le audizioni di Francesco Lo Voi, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma e di Sebastiano Ardita, Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Catania, di Vincenzo Maiello, Professore di Diritto penale presso l’Università Federico II di Napoli, di Giulio Garuti, Ordinario di Diritto processuale penale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Nella seduta del 12 Ottobre, la II Commissione Giustizia del Senato ha svolto le audizioni di Francesco Paolo Perchinunno, Presidente nazionale di Aiga – Associazione Italiana Giovani Avvocati, con Giuseppe Murone, di Claudio Castelli, Presidente della Corte d’appello di Brescia, di Maurizio De Lucia, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, e di Armando Spataro, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino. La Commissione ha inoltre reso noto che a partire dalla settimana entrante procederà alla discussione generale e alla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti.

La II Commissione Giustizia del Senato ha iniziato, nelle sedute del 17 e del 19 Ottobre, la discussione sulle linee generali del testo AS 808 che interviene anche sui reati di abuso d’ufficio e di traffico di influenze illecite. La discussione è previsto prosegua nella seduta del 24 Ottobre.

Nella seduta del 24 Ottobre, la II Commissione Giustizia del Senato ha concluso la discussione generale sul testo. È stato fissato il termine per la presentazione degli emendamenti a sabato 4 novembre.

Nella seduta del 15 Novembre, la II Commissione Giustizia del Senato ha posticipato il termine per la presentazione di eventuali ordini del giorno ed emendamenti a Lunedì 27 Novembre.

La II Commissione Giustizia del Senato, nelle sedute del 9, del 10 e dell’11 ha analizzato e votato gli emendamenti presentati al DDL n. 808 (Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare) che, tra le altre cose, all’art. 1 del testo, prevede l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e la modifica del reato di traffico di influenze illecite. Nella seduta del 9 Gennaio, in particolare, sono stati respinti gli emendamenti che chiedevano la soppressione dell’art. 1 del disegno di legge (e quindi la permanenza del reato di abuso d’ufficio). È stato approvato, tra gli altri, un emendamento sulla nuova formulazione del reato di traffico di influenze illecite e un Ordine del Giorno (G/808/2/2) che impegna il Governo ad adottare iniziative “finalizzate a sopprimere l’istituto della sospensione dalle cariche in conseguenza di condanna non definitiva, nonché a disporre una revisione generale del richiamato decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235, in tema di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi” e “a costituire un tavolo di lavoro per un riordino dei reati contro la pubblica amministrazione e un osservatorio volto ad operare un monitoraggio che valuti l’impatto nel sistema dell’abrogazione del reato di abuso d’ufficio”. Il seguito dell’esame è quindi stato rinviato.

La II Commissione Giustizia del Senato, nella seduta del 17 Gennaio, ha concluso l’esame degli emendamenti presentati alla proposta di legge n. 808 che, tra le altre cose, prevede l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e la modifica del reato di traffico di influenze illecite. Tra gli emendamenti approvati, si segnala quello che introduce il divieto di acquisire le comunicazioni intercorse tra l’imputato e il proprio difensore (salvo che l’autorità giudiziaria abbia fondato motivo di ritenere che si tratti di corpo del reato) e che prevede che l’autorità giudiziaria interrompa immediatamente le operazioni di intercettazione quando risulti che la conversazione o la comunicazione rientra tra quelle vietate. Gli emendamenti approvati sono stati quindi trasmessi alle Commissioni I Affari Costituzionali e V Bilancio del Senato per l’espressione dei pareri, rinviando le dichiarazioni di voto finali e il voto del mandato al relatore alla prima seduta utile. Nella seduta del 18 Gennaio si prende atto che non è ancora stato espresso il parere della Commissione V Bilancio sugli emendamenti e vengono approvate tre proposte di coordinamento formale del testo. Il seguito è quindi rinviato.

La II Commissione Giustizia del Senato, nella seduta del 23 Gennaio, ha concluso l’esame in Commissione del testo, relativo all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e alla riforma del reato di traffico di influenze illecite, dando atto che sono pervenuti tutti i pareri richiesti sugli emendamenti approvati e conferendo mandato al relatore a riferire favorevolmente all’Assemblea.

L’Aula del Senato, nelle sedute del 6, del 7 e dell’8 Febbraio, ha avviato l’esame del DDL AS 808 il cui testo, tra le principali novità, prevede l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e la modifica del reato di traffico di influenze illecite. Si è svolta, in particolare, la relazione orale sul testo e la discussione generale, e sono state respinte una questione pregiudiziale e la richiesta di non passare all’esame degli articoli. Sono stati esaminati ed approvati i primi cinque articoli del testo, respingendo tutte le proposte emendative presentate. È stato inoltre approvato l’Odg G1.100 (già approvato in Commissione) con cui si impegna il Governo: ad adottare tutte le iniziative di propria competenza finalizzate a sopprimere l’istituto della sospensione dalle cariche in conseguenza di condanna non definitiva; a disporre una revisione generale del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235, in tema di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi; a costituire un tavolo di lavoro per un riordino dei reati contro la pubblica amministrazione e un osservatorio volto ad operare un monitoraggio che valuti l’impatto nel sistema dell’abrogazione del reato di abuso d’ufficio.

L’Aula del Senato, nella seduta del 13 Febbraio, ha approvato il testo del disegno di legge che ora passa all’esame della Camera (AC 1718).

La II Commissione Giustizia della Camera, nelle sedute del 13 e del 14 Marzo, ha avviato l’esame del testo, approvato dal Senato, con la sua illustrazione. Tra i punti, si prevede l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e la riforma del reato di traffico di influenze illecite.

Nella seduta del 20 Marzo, la II Commissione Giustizia della Camera ha proseguito la discussione sul testo AC 1718 approvato dal Senato.

La II Commissione Giustizia della Camera, nella seduta del 28 Marzo, nell’ambito dell’esame del disegno di legge, approvato dal Senato, recante Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare, ha svolto le audizioni di: rappresentanti dell’Associazione Nazionale Magistrati; Cristina Piazza, segretario generale dell’Unione nazionale Giudici di Pace; Raffaele Cantone, procuratore della Repubblica di Perugia; Maurizio De Lucia, procuratore della Repubblica di Palermo; Eugenio Fusco, procuratore aggiunto della Repubblica di Milano; Marco Gambardella, sostituto procuratore del Tribunale di Trani; Francesco Petrelli, presidente Unione Camere Penali Italiane; Gabriele Satta, presidente dell’ordine degli avvocati di Sassari; Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio nazionale sostegno vittime; rappresentanti dell’Associazione delle vittime del dovere; Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione; Piergiorgio Morosini presidente del Tribunale di Palermo; Guido Salvini, già giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano; Armando Spataro, già procuratore presso il Tribunale di Torino; Claudio Castelli, già presidente Corte d’appello di Brescia; Angelo Antonio Pezzuti, GIP Tribunale di Firenze; Pasquale Bronzo, professore di diritto processuale penale presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza; Giuseppe Amarelli, professore di diritto penale presso l’Università Federico II di Napoli; Marco Gambardella, professore di diritto penale presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza; Gianluigi Gatta, professore di diritto penale presso l’Università Statale di Milano. Qui il video e qui la scheda di sintesi delle audizioni dell’ANM, dell’UCPI, di Raffaele Cantone e dell’ANAC.

Nelle sedute del 23 e del 24 Aprile, la II Commissione Giustizia della Camera ha dato conto della presentazione di 111 proposte emendative (di cui alcune ritenute inammissibili perché estranee all’oggetto della discussione del disegno di legge) al testo che prevede, tra le altre cose, l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e la modifica della fattispecie di traffico di influenze illecite.

Qui l’elenco completo degli emendamenti presentati.

La II Commissione Giustizia della Camera, nelle sedute del 14 e del 15 Maggio, ha proseguito l’esame del provvedimento (recante tra le altre cose l’abolizione del reato di abuso d’ufficio e la rimodulazione del reato di traffico di influenze illecite). Il provvedimento risulta iscritto nel programma dei lavori dell’Assemblea a partire da lunedì 27 maggio.

Nelle sedute del 17 e del 19 Giugno, la II Commissione Giustizia della Camera ha concluso l’esame del testo che prevede l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e la riformulazione del reato di traffico di influenze illecite. Il testo è previsto nel calendario dell’Aula della Camera ha partire dalla seduta del 24 Giugno.

L’Aula della Camera, nella seduta del 24 Giugno, ha svolto la discussione sulle linee generali (con repliche) sul testo elaborato dalla Commissione Giustizia. È stata annunciata la presentazione di due questioni pregiudiziali di costituzionalità che saranno esaminate e poste in votazione prima di passare all’esame degli articoli del provvedimento.

Nella seduta del 4 Luglio, l’Aula della Camera ha svolto l’esame delle questioni di pregiudizialità relative al DDL AC 1718, respingendole, e l’esame del primo articolo del testo e delle relative proposte emendative presentate: gli emendamenti sono stati tutti respinti, mentre è stata approvata la formulazione dell’art. 1 che prevede l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e la riformulazione del reato di traffico di influenze illecite. Il dibattito parlamentare ha approfondito, inoltre, il possibile intreccio della proposta di abrogazione del reato di abuso d’ufficio con il nuovo art. 314-bis c.p. (rubricato “Indebita destinazione di denaro o cose mobili”, cd. peculato per distrazione) introdotto dall’art. 9 del Decreto Legge 4 luglio 2024, n. 92. L’Aula nella seduta del 4 Luglio ha anche avviato l’esame dell’art. 2 del testo del DDL AC 1718 e delle relative proposte emendative, che proseguirà nella settimana entrante a partire dalla seduta del 9 luglio.

L’Aula della Camera, nella seduta del 10 Luglio, ha approvato definitivamente il DDL cd. Nordio, che contiene la abrogazione del reato di abuso d’ufficio, la riformulazione del reato di traffico di influenze illecite e altre disposizioni in materia di giustizia. Con l’approvazione del testo sono stati anche approvati due Ordini del giorno: l’odg 9/1718/38 (sulle residenze per le misure di sicurezza) e, limitatamente al dispositivo, l’odg 9/1718/27, con cui si impegna il Governo ad effettuare un nuovo bilanciamento con riferimento alle disposizioni di cui agli articoli 8 e 11 del d.lgs. 235/2012, “prevedendo l’esclusione dalla sospensione per gli amministratori regionali e locali a seguito di sentenze non definitive e dunque suscettibili di cambiamento nel corso dell’iter processuale, ovviamente laddove non riguardino delitti di particolare allarme sociale”.

Qui il commento di Avviso Pubblico.