Premessa. La legge 7 agosto 2018, n. 99 istituisce anche nella XVIII legislatura la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, che opera con i poteri dell’autorità giudiziaria, ai sensi dell’articolo 82 della Costituzione.
Contenuti del provvedimento. Per quanto riguarda poteri e competenze vengono riproposti i contenuti della precedente legge istitutiva, con alcune integrazioni frutto delle proposte elaborate dalla Commissione Bindi al termine dei suoi lavori. Con riguardo alle materie che saranno oggetto di approfondimento si segnalano:
– la valutazione dell’efficacia della legislazione antimafia, con particolare riferimento alla ‘legge Rognoni-La Torre’ (legge n. 646 del 1982) e al codice antimafia (decreto legislativo n. 159 del 2011, recentemente modificato dalla legge n. 161 del 2017), al fine di formulare proposte di rafforzamento delle misure di contrasto del fenomeno mafioso;
– la normativa in materia di collaboratori e testimoni di giustizia (decreto-legge n. 8 del 1991, decreto legislativo n. 119 del 1993, legge n. 45 del 2001; legge n. 6 del 2018) e di tutela delle vittime di estorsione e usura e dei loro familiari (legge n. 108 del 1996; legge n. 44 del 1999; decreto-legge n. 225 del 2010; dpr n. 60 del 2014) (si tratta di un compito non previsto dalla precedente legge istitutiva);
– l’applicazione del regime speciale carcerario di cui all’articolo 41-bis, in particolare per gli imputati o condannati per delitto di tipo mafioso ed il monitoraggio delle scarcerazioni;
– l’organizzazione degli uffici giudiziari e delle strutture investigative competenti, nonché sulle loro risorse umane e strumentali (nuovo compito rispetto alla scorsa legge istitutiva);
– il coordinamento dell’azione di Stato, regioni ed enti locali (anche con riferimento agli organismi istituiti da regioni ed enti locali) e a livello internazionale in materia di prevenzione delle attività criminali e di cooperazione giudiziaria;
– la verifica della normativa in materia di sistemi informativi e banche dati in uso agli uffici giudiziari ed alle forze di polizia ed esame della possibilità di impiegare istituti e strumenti previsti dalla normativa anti-terrorismo anche ai fini di contrasto delle mafie (nuovi compiti);
– l’analisi dei rapporti tra mafia e politica e dei fenomeni di infiltrazione delle istituzioni (statali e locali) e all’infiltrazione all’interno di associazioni massoniche o comunque di carattere segreto o riservato, attuati tramite condotte corruttive, collusive o comunque illecite, anche con riguardo al codice di autoregolamentazione sulla formazione delle liste elettorali;
– indagine sul radicamento delle diverse organizzazioni criminali in Italia, anche straniere, sulle forme di condizionamento di appalti e opere pubbliche e di accumulazione, investimento e riciclaggio di patrimoni e proventi illeciti, di intestazione fittizia di beni e società e di presenza nel settore dei giochi e scommesse;
– rapporto tra mafie ed informazione, con particolare riferimento alle diverse forme in cui si manifesta la violenza o l’intimidazione nei confronti dei giornalisti (nuovo compito);
– verifica sulla normativa sul riutilizzo sociale dei beni confiscati;
– analisi del movimento civile antimafia e monitoraggio ed eventuale mappatura delle iniziative svolte.

Iter parlamentare. La Commissione Affari costituzionali della Camera ha avviato l’esame delle proposte di legge riguardanti l’istituzione, anche nella XVIII legislatura, della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Si tratta degli AACC 336, 513664805 e 807, tre dei quali riprendono le proposte elaborate dalla Commissione antimafia al termine della passata legislatura con riferimento in particolare ai compiti della Commissione e ai poteri ad essa attribuiti (cfr. la relazione conclusiva, allegato 7).

Il 3 luglio 2018 la Commissione ha adottato il seguente testo unificato come testo base; nella seduta del 4 luglio, in conseguenza dell’alto numero di proposte emendative presentate, la Commissione si è riservata la possibilità di disporre di più tempo per l’esame di queste ed ha rinviato l’esame del testo ad altra seduta, con un conseguente breve slittamento della discussione in Assemblea, inizialmente calendarizzata il 9 luglio 2018. L’esame in Commissione si è poi svolto nelle sedute del 10 luglio 2018 e 11 luglio 2018, con l’approvazione di numerosi emendamenti. La discussione in Aula è iniziata l’11 luglio 2018 e si è conclusa il 17 luglio 2018 con l’approvazione di alcuni emendamenti.

Il testo è passato poi all’esame del Senato (AS 689), dove sono state presentate proposte di legge in materia (AASS 6, 173, 314, 503). La Commissione Affari costituzionali ha iniziato la discussione il 25 luglio 2018 e il 26 luglio 2018, senza apportare modifiche al testo della Camera, in previsione dell’esame in Aula, che ha approvato definitivamente la legge il 31 luglio 2018.

Per approfondimenti sul testo originario delle proposte di legge originarie vedi il dossier del Servizio Studi della Camera, che ha realizzato un secondo dossier sul testo della Commissione, sul quale vedi anche le osservazioni di Avviso Pubblico. Sul testo approvato dalla Camera vedi il dossier del Servizio studi del Senato.

 

(Ultimo aggiornamento: 21 agosto 2018)