La legge n. 23 del 2014 Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita contiene una delega al Governo per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici (art. 14).

Tale norma detta disposizioni sia per la tutela dei minori e per contrastare il gioco d’azzardo patologico, sia per combattere il  gioco illegale  e   le   infiltrazioni   delle   organizzazioni   criminali nell’esercizio dei giochi pubblici, attraverso una maggiore trasparenza dei requisiti delle società concessionarie.

Il termine per esercitare la delega, inizialmente previsto per il 26 marzo 2015, è stato successivamente prorogato al 26 giugno 2015 (d.l. 4 del 2015, art. 1). Ma il Governo non ha esercitato la delega.

Tra i principi della legge delega si ricordano: il riordino della disciplina del prelievo erariale sui singoli giochi; l’applicazione di regole trasparenti in materia di titoli abilitativi all’esercizio dell’offerta di gioco, con introduzione, anche graduale, del titolo abilitativo unico; la rivisitazione dei compensi spettanti ai concessionari; la revisione dei requisiti dei soggetti che controllano o partecipano al capitale di società concessionarie; l’introduzione di un regime di gestione dei casi di crisi del rapporto concessorio; il riordino delle disposizioni concernenti l’accertamento sui tributi gravanti sui giochi; il riordino del sistema sanzionatorio, con particolare riferimento alle violazioni nell’ambito del gioco on line; la revisione della normativa in materia di qualificazione degli organismi di certificazione degli apparecchi da gioco; la razionalizzazione sul territorio della rete di raccolta del gioco; l’allineamento della durata delle diverse concessioni; la deflazione del contenzioso in materia di giochi; l’attuazione di un piano straordinario di controlli per contrastare la pratica del gioco illecito; la destinazione di risorse alla cura delle patologie connesse al gioco d’azzardo; il monitoraggio dell’efficacia delle disposizioni riguardanti il divieto di pubblicità per i giochi con vincita in denaro; l’introduzione del divieto di pubblicità nelle trasmissioni radiofoniche e televisive per i giochi con vincita in denaro; previsione di un meccanismo di autoesclusione dal gioco; l’introduzione di modalità di pubblico riconoscimento per gli esercizi commerciali che decidano di non installare apparecchiature da gioco con vincita in denaro.

Per maggiori approfondimenti sulla materia del gioco d’azzardo clicca qui. Per un’analisi dettagliata dell’intero provvedimento vedi i dossier predisposti dal Servizio Studi della Camera.

(ultimo aggiornamento 8 luglio 2015)