Premessa. Il decreto legislativo n. 97 del 25 maggio 2016 Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza contiene alcune modifiche alla legislazione vigente (in particolare alla legge n. 190/2012, al d.lgs. n.33/2013 e al d.lgs. n.175/ 2016). Tra le principali novità si segnalano in particolare l’istituto dell’accesso civico generalizzato e l’estensione a nuovi soggetti degli adempimenti in materia di trasparenza e di anticorruzione.
Accesso civico. Il provvedimento è volto a garantire l’accesso a dati, documenti e informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo: infatti non sono più necessari di norma requisiti specifici per accedere agli atti, né è richiesta una motivazione. Ulteriori specificazioni sono contenute nelle Linee guida dell’Autorità, con particolare riferimento ai casi di esclusione e ai limiti dell’accesso generalizzato.
Obblighi generali di trasparenza. Sono individuate tre macro categorie a cui corrispondono obblighi differenziati:
– le pubbliche amministrazioni, ivi comprese le autorità portuali e le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione, a cui la disciplina in materia di trasparenza si applica pienamente;
– gli enti pubblici economici, gli ordini professionali, le società in controllo pubblico, le associazioni, fondazioni e enti di diritto privato con bilancio superiore a 500.000 euro, con contributi finanzria da parte delle amministrazioni pubbliche e vertici da esse nominati;
– le società a partecipazione pubblica, e associazioni, fondazioni e enti di diritto privato, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a 500.000 euro, che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici.
Informazioni sulla concreta attuazione della normativa in materia di trasparenza sono contenute nelle Linee guida predisposte dall’Autorità.
Trasparenza delle risorse pubbliche. Viene istituito un nuovo sito internet Soldi pubblici, al fine di favorire la trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche grazie alla possibilità di consultare i dati dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni.
Piano anticorruzione. La competenza è ora attribuita all’Autorità anticorruzione con una semplificazione degli adempimenti per alcuni soggetti di minori dimensioni.
Responsabile anticorruzione. Il d.lgs. 97/2016 prevede anche l’unificazione, in capo a un solo soggetto, dell’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.
Notizie sull’iter. La Commissione Affari costituzionali del Senato ha discusso il provvedimento il 1° marzo 2016, 22 marzo 2016 e 12 aprile 2016, esprimendo il proprio parere il 20 aprile 2016. Alla Camera la discussione si è svolta il 3 marzo 2016, il 10 marzo 2016, il 12 aprile 2016 e il 19 aprile 2016 (in quest’ultima seduta sono state presentate le proposte di parere): nella seduta del 20 aprile 2016 è stato espresso il parere. Si segnala che il 31 marzo 2016 si è svolta un’audizione del Presidente dell’Anac da parte delle Commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, che hanno poi ascoltato il Garante della privacy il 6 aprile 2016. Nella seduta del 7 aprile sono stati ascoltati il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio de Vincenti (Presidente della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi) e rappresentanti di enti e associazioni (per i documenti depositati clicca qui).
Per approfondimenti consulta il dossier del Servizio Studi della Camera. Riflessioni sul nuovo quadro normativo sono contenute nella Relazione del luglio 2017 dell’Autorità anticorruzione.