Di seguito la sintesi dell’audizione del Ministro dell’Economia e delle Finanze svolta il 7 Novembre (video) dalle Commissioni V Bilancio della Camera e del Senato in merito alla Manovra di Bilancio 2025-2027.
Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giorgetti: viene sottolineato, in primo luogo, la conferma o l’implementazione di misure di sostegno ai redditi di lavoro dipendente medio-bassi, in coerenza in ogni caso con il nuovo sistema di regole di bilancio che richiede una programmazione della spesa orientata al medio periodo.
Lo scenario generale è quello di un consistente calo dell’inflazione e di aumento dell’occupazione ma senza, ancora, una piena ripresa dei consumi e anzi con un aumento della propensione al risparmio. Le esportazioni hanno risentito delle difficoltà di alcuni dei principali partner commerciali, e così anche la produzione industriale è trainata verso il basso.
In prospettiva, il quadro è ancora molto incerto: le previsioni di crescita per il 2025 sono coerenti con una graduale ripresa della domanda interna, di cui un elemento essenziale è rappresentato dall’accelerazione degli investimenti PNRR. Altri elementi favorevoli sono l’andamento dei tassi della BCE (con uno spazio per ulteriori riduzioni), le nostre condizioni finanziarie e le condizioni di accesso al credito.
Per quel che riguarda la manovra, gli interventi principali sono legati al sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti (cuneo fiscale, Irpef, per un totale pari a 18 mld), a interventi in favore delle famiglie numerose e al sostegno della genitorialità, al rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, al rifinanziamento del SSN e al potenziamento degli investimenti pubblici e privati.
Si specifica che le risorse derivanti dal concordato preventivo non sono state considerate, per ragioni prudenziali, nell’ambito delle coperture, ma andranno eventualmente a coprire interventi di riduzione della pressione fiscale.
Tra le altre misure oggetto di approfondimento, vengono citate: gli incentivi per la permanenza al lavoro, il fondo che sostituisce la cd. decontribuzione “sud”, gli interventi sui premi di produttività dei lavoratori, l’estensione di un anno del credito di imposta per gli investimenti delle imprese nella Zona economica speciale del Mezzogiorno, gli investimenti nel settore della difesa (che arrivano intorno all’1,6% del Pil), un Fondo per le Amministrazioni centrali per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, un fondo per le emergenze nazionali alimentato con le entrate connesse a una specifica estrazione del lotto (tale misura, prima di carattere temporaneo, assume ora una configurazione strutturale).
In tema di enti territoriali, si incrementa per il 2025 la dotazione relativa al trasporto pubblico locale, si istituisce un fondo per contribuire alle spese sostenute per l’affidamento dei minori e si incrementano le risorse del fondo di solidarietà comunale per sostenere l’avanzamento degli effetti perequativi che tengono conto dei fabbisogni standard e delle capacità fiscali.
Per quel che concerne le coperture, si segnalano le misure di riduzione e razionalizzazione della spesa dei Ministeri (5,2 miliardi nel 2025, 4 miliardi nel 2026, 3,5 miliardi nel 2027). Inoltre, gli Enti territoriali contribuiranno alla finanza pubblica con un accantonamento di bilancio, quindi non un taglio di risorse, che resta nelle disponibilità degli Enti e potrà essere utilizzato, a seconda delle esigenze, per “accelerare” il ripiano del disavanzo accumulato o realizzare investimenti.
Si segnalano, inoltre, novità in tema di tassazione delle plusvalenze realizzate dallo scambio di criptovalute, in tema di web tax, e in materia di lotta all’evasione fiscale, tramite misure in materia di pagamenti elettronici e di interoperabilità delle banche dati e di tracciabilità delle spese (es. connessione più stretta tra i dispositivi di incasso elettronico e i registratori telematici, per permettere a questi ultimi di memorizzare le informazioni minime delle transazioni elettroniche effettuate e trasmetterle in maniera aggregata e tempestiva all’Agenzia delle Entrate).