Premessa. La Commissione antimafia ha ascoltato il 10 ottobre 2017 Giovanni Legnini, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Qui di seguito sono sintetizzati gli aspetti principali dell’audizione.

Situazione degli organici. Dopo aver fornito un quadro generale del rinnovamento in atto della dirigenza giudiziaria e della situazione degli organici, ivi incluse le procure distrettuali, in connessione anche con le nuove norme sull’età pensionabile e con i recenti concorsi: si registrerà per i prossimi tre/quattro anni una scopertura strutturale degli organici, sia pure di entità non omogenea nelle diverse aree: tra le situazioni più critiche quelle delle procure distrettuali di Brescia, Palermo, Campobasso, Reggio Calabria e Catanzaro.

Gli organismi interni al CSM. Il Consiglio superiore, nell’ambito delle attività di studio e analisi della criminalità organizzata, ha istituito diversi organismi, dal Comitato antimafia (dal 1982 al 1994) alla Commissione speciale antimafia (che ha operato fino al 2004) alla recente affidamento alla VI Commissione permanente dei problemi posti all’amministrazione della giustizia in materia di corruzione e contrasto alle organizzazioni mafiose e terroristiche.

Materie di rilievo. Rientrano tra gli obiettivi la diffusione di prassi virtuose, il superamento della attuale disomogeneità nella gestione delle procedure relative alle misure di prevenzione e la trasparenza ed efficacia nella gestione delle aziende confiscate. Sono oggetto di particolare approfondimento le tematiche

dell’affidamento a terzi dei minori di famiglie legate alla criminalità organizzata, degli strumenti investigativi di contrasto ai fenomeni dell’immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani, delle agromafie, della forte presenza della criminalità organizzata a Foggia e dell’utilizzo dello strumento corruttivo da parte delle organizzazioni mafiose: per contrastare queste ultime appare indispensabile elevare la specializzazione de magistrati, ivi inclusi quelli che svolgono funzioni giudicanti.