Premessa. Nel corso dell’iter al senato la Commissione Agricoltura  ha promosso un breve ciclo di audizioni informali (vedi al riguardo i documenti presentati da Agrinsieme, Copagri, Cgil Cisl e Uil, Fna Consai, Ance, Alleanza delle cooperative italiane agroalimentare, Federdistribuzione, Ministero del Lavoro, Emergency, Associazione italiana delle agenzie per il lavoro).

Anche alla Camera le Commissioni Giustizia e Lavoro hanno deliberato un nuovo breve giro di audizioni che ha riguardato Agrinsieme, Coldiretti, UE Coop, sindacati FLAI-CGIL, FAI-CISL, UILA-UIL, UGL Agroalimentare e USB ed esperti (seduta del 5 ottobre 2016) ed il Ministro dell’agricoltura (seduta del 6 ottobre 2016). Qui di seguito sono sintetizzati gli aspetti salienti dei documenti presentati e delle audizioni in merito ai progetti di legge in discussione, sulla base degli stenografici finora pubblicati.

Agrinsieme. Giudizio positivo sull’impianto del provvedimento ma forti perplessità su alcuni aspetti della nuova normativa con particolare riferimento alla mancata esplicitazione di cosa si intenda per “indici di sfruttamento” e per “reiterate violazioni di legge”, in modo da chiarire quali siano le fattispecie che potranno dar luogo ad un’azione penale. Viene inoltre sottolineata la necessità di affrontare alla radice alcuni nodi che sono alla base del fenomeno (insufficienza della rete di trasporto pubblico nelle aree rurali, immigrazione clandestina, sistema di vigilanza poco mirato etc). Da rivedere anche alcuni aspetti della Rete del lavoro agricolo di qualità.

Coldiretti. Concorda con Agrinsieme con la necessità di precisare l’art. 1 del progetto di legge e sottolinea la necessità di valorizzare i prodotti delle imprese aderenti alla Rete del lavoro agricolo, sulle quali invece si concentrano gran parte delle ispezioni ministeriali.

Copagri. Lamenta la mancata inclusione della sua associazione dalla cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità prevista dall’art. 8 del progetto di legge. Sollecita anche l’adozione di una serie di misure si sostegno delle aziende regolari e per un miglioramento delle condizioni di vita e di trasporto dei lavoratori migranti.

Prof. Pugliese. Esprime apprezzamento per l’impostazione del provvedimento che non si limita a considerare solo la figura del caporale ma individua anche le responsabilità dell’impresa responsabile dello sfruttamento del lavoratore.

Cgil, Cisl, Uil. Sollecitano la tempestiva approvazione del provvedimento, che interviene su una pluralità di aspetti (collocamento pubblico, trasporto, sfruttamento, confisca etc) e appare uno strumento importante per colpire le aziende che sfruttano i lavoratori; esprimono solo perplessità sulla formulazione relativa ai contratti di riallineamento che vanno riferiti solo a situazioni pregresse.

Ugl. Sollecita anch’essa la tempestiva approvazione del provvedimento, esprimendo peraltro il rammarico per l’esclusione della sua organizzazione dalla cabina di regia.

Fna. Esprime consenso alle misure previste, con particolare riferimento alla Rete del lavoro agricolo di qualità.

Usb. Sottolinea la necessità di indagare anche sul ruolo delle agenzie interinali e di porre ulteriore attenzione alle responsabilità delle imprese.

Alleanza delle cooperative italiane agroalimentare. Sollecita l’approvazione di misure di contrasto delle c.d. false cooperative e interventi di semplificazione della disciplina dei rapporti di lavoro.

Federdistribuzione. Ritiene essenziale ampliare la Rete del lavoro agricolo di qualità, anche attraverso forme incentivanti od obblighi di legge, ed intensificare i controlli in questo settore.