Premessa. Il 19 novembre 2018 la Regione Piemonte ha illustrato i risultati prodotti dall’applicazione della legge regionale n.9/2016 sul contrasto al gioco d’azzardo patologico.
I dati. Il volume di gioco in Piemonte (Raccolta) si è ridotto di oltre mezzo miliardo di euro, passando dai 5,1 miliardi nel 2016 ad una stima di 4,6 miliardi nel 2018, mentre nei tre anni precedenti era in costante crescita (+ 4,6% tra il 2013 e il 2016). Le perdite dei giocatori piemontesi (Spesa) sono così diminuite del 17%, passando da 1 miliardo e 250 milioni nel 2016 a una stima di un miliardo e 30 milioni nel 2018 (-220 milioni in due anni).
Confrontando il primo semestre 2018, in cui le norme sulle distanze erano ormai in vigore, con il primo semestre 2017, quando non erano ancora efficaci, si osserva una riduzione del volume di gioco complessivo di 119 milioni, per una proiezione di 238 milioni sull’intero anno. Se si considera invece il solo volume di gioco relativo a slot machine e video lottery, la riduzione è ancora maggiore: 228 milioni in sei mesi, 456 milioni nell’intero anno.
Guarda le slide presentate dalla Regione Piemonte.
Aggiornamento del monitoraggio. L’11 gennaio 2019 la Regione Piemonte ha diffuso un’ulteriore nota in cui viene confermato un calo nella diffusione del gioco d’azzardo:”I dati analizzati dai ricercatori di Ires Piemonte ed elaborati dal Dipartimento Patologia delle dipendenze dell’Asl TO3 (coordinatore del gruppo di lavoro regionale) evidenziano il consistente calo del gioco fisico (- 503 milioni nel 2018 su un totale di 4.624, -9,8% sul 2016, quando si erano spesi 5.127 milioni, e -4,8% sul 2017, quando ne furono utilizzati 4.855) avviene mentre nel resto d’Italia le giocate sono continuate a crescere”.
“Sulla stessa lunghezza d’onda – prosegue la nota della Regione – anche i dati sul gioco a distanza: la forte crescita registrata è minore in Piemonte (+ 75%, da 1.113 a 1.948 milioni) rispetto al resto d’Italia (+82,4%, da 15.801 a 28.728 milioni giocati). Questo vuol dire che non si sta verificando nessuna esplosione del gioco online come conseguenza della restrizione dell’offerta di gioco con apparecchi automatici ed anche che la netta riduzione delle giocate con apparecchi di gioco (New Slot e VLT) non è compensata dall’aumento di quelle con altri giochi fisici”.
Il Progetto GAPS. Nel mese di febbraio 2019 la Regione Piemonte ha commissionato all’istituto di Fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) uno studio chiamato GAPS (Gambling adult population survey) per comprendere meglio il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. In Piemonte saranno coinvolti, tramite un questionario, 80 Comuni ed oltre 30mila residenti.
Leggi anche il Rapporto sull’efficacia delle ordinanze di riduzione temporale – studio ASL Torino 3 (febbraio 2018)