Qui di seguito sono sintetizzate le principali novità in tema di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico, monitorate dall’Osservatorio Parlamentare di Avviso Pubblico.

LE PIU’ RECENTI TENDENZE

In attesa che il Governo metta mano – come annunciato – ad una legge organica di riordino del settore, la situazione a livello locale si conferma in fibrillazione, soprattutto in quelle regioni in cui l’applicazione del cosiddetto “distanziometro”, le distanze minime dell’offerta di azzardo dai “luoghi sensibili” (nel merito leggi questa scheda), ha innescato proteste degli operatori del settore e dei lavoratori.  Il 16 novembre infatti in alcune piazze d’Italia – tra cui Roma, Bologna, Lecce, Foggia, Taranto e Brindisi –  si sono tenuti una serie di presidi dei lavoratori dell’industria del gioco d’azzardo.

Distanziometro: novità e interpretazioni. Se Liguria e Abruzzo sono state le prime a disporre una proroga dei termini per l’applicazione del distanziometro (la prima a tempo indeterminato, la seconda al 2020), altre Regioni sono intervenute – anche solo attraverso chiarimenti sulle normative in vigore – o stanno valutando la possibilità di intervenire. Vediamo nel dettaglio:

PIEMONTE. Il 19 novembre  il Consiglio regionale ha approvato l’articolo 89 del provvedimento “Omnibus” che modifica l’articolo 13 della legge regionale sul gioco d’azzardo per concedere “tempi adeguati” agli esercenti di slot machine e ai titolari di sale gioco o di licenza per l’esercizio delle scommesse che “si trovino a non rispettare le distanze dai luoghi sensibili per fatti sopravvenuti in seguito all’approvazione della legge 9/2016” (per approfondire leggi questa scheda).

Nel frattempo un’ordinanza del Tribunale Civile di Torino ha posto alla Corte Costituzionale la questione di legittimità della legge della Regione Piemonte, sospendendo la multa ad un esercente che non aveva ottemperato alle disposizioni sul “distanziometro”.

EMILIA-ROMAGNA. Chiarimento da parte della Giunta regionale sull’interpretazione della delibera 831 del 2017, relativamente al distanziometro applicato a locali pubblici ed esercizi commerciali che ospitano apparecchi come le slot machine. È stato specificato che tali esercizi non sono obbligati a delocalizzare (o dismettere gli apparecchi) fino a scadenza dei contratti tra concessionari ed esercenti, prevista per il 2022 dalle gare nazionali. Non è una proroga – non è stato emanato alcun atto amministrativo – ma un’interpretazione della delibera 831 avanzata dagli uffici legali regionali in sede di approvazione e ribadita in Assemblea regionale a seguito di un’interrogazione (per approfondire la normativa leggi questa scheda)

PUGLIA. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di modifica della legge regionale in materia di contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (la n.43 del 2013). È prorogata sino al giugno 2019 – sei mesi oltre i cinque anni previsti – l’effettiva applicazione dell’articolo 7 della normativa, relativa all’esercizio delle attività da gioco ad una distanza non inferiore ai 500 metri dai “luoghi sensibili”. Il testo approvato prevede la proroga del termine stabilito sino all’emanazione da parte del governo di una legge organica  materia di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico, stabilendo che non si vada comunque oltre i sei mesi.

Va altresì ricordato che la Corte Costituzionale nel recente passato si era espressa favorevolmente (sentenza n. 108 del 2017) sulla questione di costituzionalità delle disposizioni della legge regionale Puglia che riguardano la distanza minima dai luoghi sensibili per l’apertura di sale gioco e sale scommesse (per approfondire leggi questa scheda).

CALABRIA. Presentato un progetto di modifica della legge regionale n.9 del 2018 (leggi questa scheda) per prorogare di un anno, portandolo a due (maggio 2020), il termine di adeguamento  delle sale da gioco al distanziometro di 300 metri per i Comuni con popolazione fino ai 5mila abitanti e di 500 metri per i Comuni con popolazione superiore.

VALLE D’AOSTA. In controtendenza rispetto a quanto sopra descritto i propositi della Regione Valle d’Aosta. È stata presentata una proposta di legge che modifica la normativa regionale attualmente in vigore e che mira ad anticipare l’applicazione del distanziometro al 2019, oggi previsto tra il 2020 e il 2023 dalle norme transitorie della legge 14 del 2015.

La Regione Lazio ha approvato norme più restrittive su giochi e scommesse e specifiche discipline sono in discussione da parte di Veneto e Sardegna. Da parte loro molti Enti locali – tra cui Cagliari, Carbonia, Tertenia, Carloforte, Crema, Riccione – continuano ad approvare disposizioni per contrastare il gioco d’azzardo.

DATI SUL GIOCO D’AZZARDO IN ITALIA

Entrate erariali. Il gettito delle attività da gioco nei primi 9 mesi del 2018, considerando solo le imposte indirette, è pari a 10 miliardi e 364 milioni di euro (+3,6% rispetto allo stesso periodo del 2017).

Aumento del PREU. Il Prelievo Erariale Unico sui cd. “apparecchi da intrattenimento” – AWP e videolottery – già aumentato dello 0,25% dal 1°settembre 2018 per effetto del Decreto Dignità (leggi questa scheda), viene ulteriormente rimodulato dalla legge di Bilancio attualmente in discussione. Le aliquote subirebbero un aumento di un ulteriore 0,50% a partire dal 1° gennaio 2019.

Le nuove aliquote per AWP e VLT nel periodo 2019-2023:

  • 19,75% e 6,75% dal 1° gennaio 2019
  • 20,10% e 7,15% dal 1° maggio 2019
  • 20,18% e 7,18% dal 1° gennaio 2020
  • 20,25% e 7,25% dal 1° gennaio 2021
  • 20,10% e 7,10% dal 1° gennaio 2023.

Tale aumento dovrebbe garantire alle casse dello Stato un maggiore gettito pari a 714,3 milioni di euro nel triennio 2019-2021. Questi dati sono calcolati dalla Relazione tecnica alla legge di Bilancio presentata dal Governo, tenendo conto di una stimata contrazione del mercato degli apparecchi da intrattenimento. Il bilancio di previsione dello Stato prevede nel triennio 2019-2021 entrate complessive generate dalle attività da gioco stimate tra i 14,5 e i 14,7 miliardi di euro.

LE PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE IN PARLAMENTO

In Commissione al Senato è iniziato l’esame del DDL 773 sulla ratifica della Convenzione sulla manipolazione delle competizioni sportive. In questa scheda è possibile consultare i disegni di legge presentati in tema d’azzardo nel corso della legislatura, con una breve sintesi del loro contenuto.

Dal 3 novembre 2018 è scattato l’obbligo per i cd. “Gratta e Vinci” – previsto dal Decreto Dignità – di riportare sul fronte del tagliando la dicitura «Questo gioco nuoce alla salute» e «può causare dipendenza patologica». Verrà inoltre indicato il numero verde nazionale per l’aiuto ai giocatori patologici (800 55 88 22).

LE SENTENZE DEI TAR E DEL CONSIGLIO DI STATO

In attesa delle importanti decisioni che saranno assunte in materia dal Consiglio di Stato nei primi mesi del 2019 (per approfondimenti leggi questa scheda) si registrano nuove sentenze dei TAR Piemonte e Campania sulla legittimità delle disposizioni dei Comuni in materia di ricollocazione delle sale giochi nel territorio e di limitazione degli orari.

RICERCHE, STUDI E DOSSIER SUL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO

Il 19 novembre la Regione Piemonte ha diffuso e illustrato i risultati prodotti dall’applicazione della legge regionale del 2016 (leggi questa scheda): la Raccolta si è ridotta di oltre mezzo miliardo di euro, passando dai 5,1 miliardi nel 2016 ad una stima di 4,6 miliardi nel 2018 (per approfondire clicca qui).

Presentato  il quinto Rapporto EDIT  – Epidemiologia dei Determinanti dell’Infortunistica stradale in Toscana – studio a cadenza triennale dell’Agenzia Regionale di Sanità per indagare gli stili di vita a rischio in un campione di quasi 7.000 studenti (qui il capitolo dedicato al gioco d’azzardo)

I FENOMENI DI ILLEGALITÀ

Inchieste della magistratura. Il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, nel corso della conferenza stampa sull’operazione internazionale di polizia coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo che ha svelato la presenza di forti infiltrazioni delle mafie (‘ndrangheta reggina, mafia catanese e famiglie pugliesi) che hanno messo le mani sul mondo delle scommesse online illecite, finendo per controllare giocate per 4,5 miliardi di euro, ha richiamato la Politica sull’urgenza di: “(…) prestare attenzione alle infiltrazioni criminali, in questo settore ma non solo: l’economia degli imprenditori sani in questo modo viene danneggiata, (…) il gioco è un settore di grande rischio, e tutto questo va contrastato, ma pensare di intervenire vietando di giocare non garantisce una libertà che deve essere il primo diritto da rispettare. Si tratta di formare le persone, educare, vigilare ed intervenire non solo con la repressione ma attraverso altri organi e credo che la politica dovrebbe spingere in questa direzione. Il proibizionismo non è assolutamente una soluzione”. L’operazione ha fatto scattare oltre 60 arresti in Puglia, Calabria e Sicilia, tra imprenditori e prestanome, e le confische nel mercato delle scommesse clandestine on line. Fondamentale la collaborazione di Eurojust e delle autorità giudiziarie di Austria, Svizzera, Regno Unito, Isola di Man, Paesi Bassi, Curacao, Serbia, Albania, Spagna e Malta.

Le indagini, avviate nel 2017, dell’operazione “Beta 2” hanno portato i Carabinieri del Ros, coordinati dalla procura di Messina, ad arrestare 8 persone per associazione mafiosa, traffico di influenze illecite, estorsione e turbata libertà degli incanti, aggravati dall’avere agevolato il gruppo Romeo-Santapaola, ha portato al sequestro preventivo di una società con sede a Catania, operante nel settore dei giochi e delle scommesse. Il clan voleva ottenere l’inserimento di un progetto contro il gioco patologico in una graduatoria che avrebbe dovuto consentire di ricevere un finanziamento.

Indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania e dal Servizio Centrale Operativo hanno evidenziato l’esistenza di una consolidata organizzazione criminale che, sotto l’egida del clan catanese Cappello – Bonaccorsi, era dedita alla gestione di numerose agenzie di scommesse presenti sull’intero territorio siciliano e la progressiva e pervasiva infiltrazione e la connessa espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line. Nel corso dell’operazione è stata data esecuzione al sequestro preventivo di 20 agenzie di scommesse, nelle province di Catania, Siracusa, Caltanissetta e Ragusa.

Gioco illegale e abusivo. A Sestu (Ca) la GDF ha sequestrato 4 apparecchi da gioco non autorizzati installati in un circolo privato con una multa da oltre 8 mila euro al titolare. Dall’inizio dell’anno sono 46 i congegni da intrattenimento e divertimento sequestrati dalla GDF di Cagliari. È stata sottoposta a sequestro una sala scommesse a Teverola (CE) per esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa, a causa dell’assenza delle necessarie autorizzazioni e la presenza di due slot machine con matricola abrasa non collegate alla rete telematica nazionale. Le segnalazioni di diversi cittadini a Santa Venerina (CT) hanno fatto scattare controlli che hanno portato i militari dell’Arma a sequestrare 4 slot machine illegali, risultate prive di collegamento ai Monopoli di Stato, 2 apparecchiature “totem” per giochi promozionali ed on-line di genere vietato, 2 pc corredati da rispettive tastiere, monitor e stampanti termiche, utilizzati per le scommesse on line su piattaforme estere illegali. A Messina, all’interno del progetto “Quartieri sicuri”, sono state sequestrati 9 apparecchi, di cui 5 slot machine prive di autorizzazione, la sanzione applicata al titolare supera i 200 mila euro. A Siracusa durante diversi controlli nei locali che ospitano apparecchiature da gioco, in particolare nel quartiere Santa Lucia, sono state riscontrate gravi irregolarità e mancanza di autorizzazioni, hanno portato ad elevate sanzioni amministrative pari a 57.000 euro. A Chivasso (TO) è stato denunciato il gestore di una sala giochi, la GDF ha infatti sequestrato due slot completamente illegali nonché accertato gravi violazioni della normativa in materia di giochi. L’imprenditore è stato sanzionato per oltre 20 mila euro. Dopo numerosi controlli eseguiti dalla polizia municipale di Carpi (MO), è stato scoperto un centro scommesse al quale la Questura aveva ordinato la chiusura. Nonostante ciò il gestore aveva allestito 24 postazioni dedicate alla raccolta di scommesse su eventi sportivi. Negli ultimi mesi la GDF di Torino ha eseguito una trentina di interventi sparsi un po’ in tutta la provincia, sequestrato un centinaio di slot, inflitto oltre un milione di sanzioni, e accertato un’evasione fiscale per oltre quattro milioni di euro.

Controlli sul rispetto di regolamenti e ordinanze locali. Un centro scommesse di Umbertide (PG) è stato multato di 13 mila euro per la presenza di un minore intento ad utilizzare un terminale per la raccolta di scommesse calcistiche. È stata inoltre predisposta la temporanea sospensione dell’esercizio da 10 a 30 giorni. La Guardia di Finanza di Noventa Vicentina (VI) ha scoperto una sala gioco che rimaneva aperta negli orari di chiusura prescritti con ordinanza, dove i clienti entravano dalla porta sul retro. Numerose sanzioni sono state emesse nei confronti dei gestori di sale slot e sale scommesse a Mantova e in provincia, a causa di diverse irregolarità che sono state riscontrate all’interno dei locali: tre sale giochi sono raggiunte da un’ordinanza di chiusura per cinque giorni, in quanto durante i controlli è emerso che si giocava al di fuori delle fasce orarie consentite. In una delle sale controllate è stato ritrovato un minore mentre giocava a una slot. Nei confronti dell’esercizio, frequentato anche da pregiudicati, è scattata la sospensione dell’attività per quindici giorni ed è stata elevata una sanzione amministrativa di 6 mila euro.

LE INIZIATIVE DI AVVISO PUBBLICO

Si ricorda che Avviso Pubblico ha pubblicato il libro “Lose For Life – Come salvare un Paese in overdose da gioco d’azzardo”, edito da Altreconomia, che fotografa la situazione del gioco d’azzardo in Italia, attraverso dati, pareri degli esperti, interviste a rappresentanti istituzionali, locali e delle associazioni. Il libro fa parte di un progetto più ampio che mira a rilanciare l’impegno di Avviso Pubblico sul tema del gioco d’azzardo, attraverso il finanziamento di borse di studio destinate a giovani studenti che collaborano con l’Osservatorio Parlamentare dell’associazione (per approfondire clicca qui).

Proprio partendo dai contenuti di questa pubblicazione, Avviso Pubblico ha programmato dei momenti di confronto sul tema della regolamentazione del gioco d’azzardo. Lose For Life è stato presentato il 17 novembre a Rutigliano e sono in programma nuove iniziative il 28 novembre a Maranello e il 10 dicembre a Carpi. Il 30 novembre presso l’Aula magna del Dipartimento di giurisprudenza di Modena (via San Geminiano, 3), si terrà infine un incontro sul gioco d’azzardo patologico dal titolo “Le istituzioni di fronte a nuove forme di vulnerabilità sociale”.

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