Accordo tra Agenzia dei Beni Confiscati e Ministero dell’Agricoltura per la realizzazione di progetti di imprenditoria agricola giovanile sui terreni confiscati alle mafie (2024)

Premessa. L’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) hanno concluso un Accordo istituzionale di collaborazione finalizzato al riuso e alla valorizzazione dei terreni confiscati alle mafie, per la realizzazione di progetti di imprenditoria agricola giovanile con interventi a favore di categorie sociali deboli e svantaggiate.

Tra le premesse dell’Accordo, in particolare, la considerazione che degli attuali 19.933 immobili in gestione all’Agenzia, il 46,07% (ossia 9.183 beni) sono terreni di varie tipologie, anche agricoli, e che la destinazione di tali terreni risulta, in generale, maggiormente complessa specialmente in relazione agli Enti territoriali, primi destinatari dei beni confiscati ex art. 48 del Codice Antimafia. A questo si aggiungono alcuni numeri, riportati sempre nell’Accordo, rispetto allo scarso tasso di ricambio generazionale in agricoltura, alla scarsa presenza di giovani nelle aree interne e alla riduzione, avvenuta nell’ultimo decennio, del numero di aziende agricole italiane.

Il contenuto dell’accordo. Con l’Accordo si definisce, dunque, un percorso finalizzato a valorizzare i terreni agricoli confiscati mettendoli a disposizione dell’imprenditoria agricola giovanile, con il vincolo a promuovere progetti ed iniziative a favore di soggetti con disabilità e immigrati, e di carattere didattico e divulgativo nonché a supporto del processo di gestione e di destinazione dei beni.

L’Accordo prevede anche l’agevolazione delle interlocuzioni e delle intese con altri soggetti istituzionali coinvolti nel processo di destinazione, controllo e vigilanza sui beni, anche attraverso l’attivazione delle Conferenze di Servizi.

È previsto che all’assegnazione dei beni ai giovani agricoltori segua la corresponsione di un canone agevolato.

Tra gli impegni assunti dall’Agenzia, rientra quello di trasmettere al Ministero elenchi aggiornati di terreni, garantendo il necessario supporto tecnico-amministrativo. Specifica l’art. 4, comma 1, dell’Accordo che i beni che verranno inseriti nell’elenco sono quelli che sono già stati proposti in destinazione, senza esito, alla platea dei soggetti di cui all’art. 48 del Codice Antimafia (ossia l’Agenzia del Demanio, gli Enti territoriali, i soggetti del Terzo Settore).

Tra gli impegni assunti dal Ministero, va segnalato quello di garantire che l’assegnazione dei terreni avvenga in favore di soggetti in possesso dei requisiti di idoneità morale e professionale a stipulare convenzioni con la PA, con particolare riferimento ai requisiti antimafia. Sempre il Ministero, inoltre, si impegna a monitorare il corretto svolgimento delle attività previste e a riversare le entrate derivanti dai canoni al fondo per l’acquisto di alimenti per gli indigenti (coerentemente con l’art. 48 del Codice Antimafia).

Si stabilisce, infine, che l’Accordo ha durata di tre anni rinnovabili.