GRAZIE PRESIDENTE MATTARELLA, CASAL DI PRINCIPE CONTINUERÀ A RENDERE L’ITALIA ORGOGLIOSA

La visita del Presidente della Repubblica a Casal di Principe in occasione della Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia, ha assunto il profondo significato della presenza e del plauso dello Stato laddove i valori della comunità civile hanno resistito, contrastato e vinto contro le mafie. Nella testimonianza del sindaco Renato Natale ci sono l’orgoglio, ma anche la volontà di difendere quanto realizzato e di proseguire per portare avanti le idee di Don Peppe Diana attraverso le risposte che le istituzioni non devono negare ai cittadini, soprattutto ai più giovani.
Il contributo di Renato Natale*

“Sono venuto questa mattina per portarvi l’apprezzamento e l’incoraggiamento della Repubblica. L’Italia guarda a voi con attenzione, con solidarietà, con simpatia, con fiducia.”

Le parole con cui il Presidente Mattarella ha concluso il suo discorso alle ragazze e ai ragazzi dell’Istituto Guido Carli, rappresentano molto più di una pacca sulla spalla a tutti noi cittadini di Casal di Principe: è il riconoscimento di quanto è stato fatto per rendere la città un modello di resistenza e di rinascita civile.

Siamo andati oltre le aspettative di una presenza che, come sindaco, avevo iniziato a chiedere circa un anno fa e per cui ci tengo a ringraziare chi mi ha sostenuto e ha consentito che diventasse realtà. Senza l’impegno di Luigi Ferraiuolo, giornalista di Tv2000, motivato da una sincera attenzione e partecipazione verso la nostra storia passata e presente, sarebbe stato più difficile coinvolgere il portavoce del presidente, Giovanni Grasso che, venuto a presentare il suo libro “Icaro” nella stessa scuola di ieri mattina, ha compreso profondamente il senso della nostra richiesta e l’ha fatta anche sua.

Il percorso della giornata del Presidente a Casal di Principe ha toccato i luoghi in cui era stato Grasso, dalla tomba di Don Peppe Diana, simbolo della presa di coscienza iniziale del nostro territorio, del dolore e della volontà di rendere valori e idee vivi, fino alle esperienze concrete che rappresentano questa determinazione: la scuola e la cooperativa Nuova Cucina Organizzata. “Ci siamo riusciti” mi ha detto Grasso, commosso, quando il Presidente si è trovato a parlare con i nostri ragazzi. Le parole di Mattarella hanno però confermato che la volontà di venire fosse forte anche in lui.

Riprendo ancora un estratto significativo dal suo discorso.

Battere la mafia è possibile. Lo diceva Giovanni Falcone: «La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine». Casal di Principe lo ha dimostrato. L’efferato omicidio di Don Peppino Diana è stato un detonatore di coraggio e di volontà di riscatto. Ha prodotto un’ondata di sdegno, di partecipazione civile, una vera battaglia di promozione della legalità. Lo ha ricordato il Sindaco poc’anzi, rammentando la grande partecipazione popolare che ha accompagnato il feretro di Don Diana.

La popolazione ha detto basta alla sopraffazione e alla prepotenza, agevolando, in modo decisivo, l’azione delle forze dell’ordine, degli inquirenti e della magistratura. Sono stati tagliati – con l’entusiasmo, con la resistenza, con il rifiuto dei metodi mafiosi, persino con l’ironia – quei fili di complicità, di connivenze, di paura che tenevano incatenati ideali, sogni, energie positive e creative.”

È un passaggio chiave per me e per tutti coloro che hanno condiviso un percorso lungo trenta anni, iniziato anche prima dell’omicidio di Don Peppe Diana, intenti a riscattare il nostro comune dalla morsa della camorra per ricostruire e far crescere un modello diverso, pulito e solidale, di società civile. La traccia più forte la rappresentano i nostri “figli della rinascita”.

Questa mattina sono passato nelle classi dell’Istituto Carli dove non si aspettavano che manifestassi ad ognuno dei ragazzi la gratitudine dell’amministrazione per aver reso un’immagine straordinaria della città, finalmente sotto i riflettori dell’attenzione nazionale come modello positivo. Ho voluto che fosse chiaro loro l’orgoglio per le parole rivolte dal Presidente, ma anche la responsabilità che esse contengono: bisogna mantenersi degni della considerazione ottenuta. Per farlo serve un costante impegno collettivo che non può prescindere dalla possibilità della politica di rispondere ai bisogni dei cittadini.

Lo ha ribadito sempre Mattarella, quando ha affermato: “La politica sia autorevole nel fornire risposte alle emergenze e ai problemi socio-economici dei territori. L’amministrazione sia efficiente, trasparente, rapida nelle decisioni. Le istituzioni sono chiamate ad abbattere le barriere che impediscono ai giovani di realizzare i propri sogni nel territorio dove hanno le radici.”

Significa che si può andare avanti se il comune riesce ad avere le risorse per utilizzare i beni confiscati, sistemare le nostre infrastrutture, sostenere le produzioni peculiari come l’industria casearia, risolvere le problematiche legate al fenomeno dell’abusivismo edilizio. I cittadini di Casal di Principe hanno il diritto all’occupazione per rimanere nel nostro territorio di cui deve essere difeso l’ambiente: mai più Terra dei fuochi. Se non si riescono a fornire risposte, c’è il rischio che possa tornare la criminalità organizzata che abbiamo battuto da troppo poco tempo per sentirci completamente tranquilli.

Non basta la buona volontà, lo Stato deve continuare ad essere concretamente al nostro fianco.

La città ha reagito con entusiasmo e gioia alla visita del Presidente di cui ognuno si è sentito fiero protagonista. Gli studenti questa mattina avevano sguardi soddisfatti, la stessa sensazione che hanno riportato altri cittadini. L’organizzazione è stata perfetta anche nelle emozioni: in tutti i luoghi in cui Mattarella è passato, si è fermato a dialogare con estrema disponibilità, apprezzando la schiettezza profonda dello scambio, oltre alla genuina bontà del nostro cibo.

Ora aspettiamo il Papa. La visita del Pontefice rappresenterebbe un coronamento del percorso spirituale e valoriale di Don Peppe nella nostra società. L’anno prossimo ricorre il trentennale dalla sua morte. Vuol dire che le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato all’incontro con il Presidente hanno portato avanti le sue idee pur non avendolo conosciuto.

È significativo in tal senso quanto è accaduto il 19 marzo, durante la messa che celebriamo per ricordare Don Diana. Quest’anno ha coinciso con il giuramento dei membri del primo gruppo scout creato nel nostro comune. Abbiamo assistito alla promessa che contiene l’impegno per la legalità e la giustizia.

Gli stessi valori hanno ispirato la lettera che il Parlamento degli studenti, realtà nata sulla base del progetto  A Piccoli Passi, ha scritto a Mattarella. È la dimostrazione di come determinati ideali siano ormai la base della nostra comunità: ragazze e ragazzi, espressioni di organizzazioni differenti, mettono al centro del loro percorso di crescita gli stessi temi che sono i temi di Don Peppe Diana.

Se il Presidente della Repubblica ha certificato con la sua visita, l’azione civile svolta dal movimento per la legalità, la presenza del Papa attesterebbe l’efficacia vera della parola di Don Peppe. La cooperativa Nuova Cucina Organizzata, la cioccolateria, le tante associazioni di promozione sociale e culturale nate e operative anche negli ultimi anni, insieme alla passione dei ragazzi della Protezione civile e della Croce Rossa che ieri dalle 6 di mattina hanno prestato servizio volontario per garantire che andasse tutto bene, sono la prova vivente di un miracolo vero.

È tutto talmente prezioso che c’è paura di perderlo, ecco perché ribadisco che dobbiamo apprezzare, difendere e rilanciare quanto abbiamo. Alle ragazze e ai ragazzi che mi chiedono una sede per le attività e un contributo per i progetti devo rispondere, consentendo loro di vivere sicuri, con dignità, nella bellezza. La scommessa, dopo la giornata di ieri e in previsione di quelle che verranno, è custodire integro il gioiello che insieme, con fatica e impegno, abbiamo creato.

 

*sindaco di Casal di Principe, vice presidente di Avviso Pubblico

Condividi