Negli ultimi anni numerosissime Amministrazioni locali, nel quadro delle misure di contrasto del gioco d’azzardo patologico, hanno adottato provvedimenti di limitazione degli orari di apertura delle sale da gioco e di spegnimento delle slot machine.
Il Dipartimento “Patologia delle dipendenze” dell’ASL Torino 3 ha pubblicato un importante Rapporto sull’efficacia delle ordinanze di riduzione temporale dell’offerta di gioco con apparecchi da intrattenimento (slot machine e videolottery), prescritte dall’articolo 6 della legge regionale del Piemonte (la n.9 del 2016).
Tali ordinanze sono state applicate in 60 Comuni su 109 dell’area, corrispondente alla zona ovest della provincia di Torino, in cui erano installate – al 31 dicembre 2016 – 2.365 slot machine (o Awp) e 427 videolottery (o Vlt).
Nelle conclusioni del Rapporto, in relazione al confronto tra i dati del periodo 2016/2017, si evidenzia come “le ordinanze continuano a ridurre la spesa negli apparecchi di gioco, con una netta differenza rispetto a dove non sono state emanate”. Nel primo semestre 2017 si segnala un calo del 22% della spesa nei Comuni in cui le ordinanze sono state sono applicate e un aumento della stessa del 12% nei Comuni che non le applicano.
Sulla spesa relativa agli apparecchi da intrattenimento, suddivisa per Province e Comuni capoluogo, Avviso Pubblico ha recentemente realizzato uno studio, pubblicato anche sul sito de L’Espresso, in cui vengono riportati alcuni casi di Comuni che hanno ridotto la spesa, anche grazie all’applicazione di regolamenti e ordinanze.
Nel mettere in evidenza questi dati, Avviso Pubblico intende sollecitare da parte degli organismi competenti – a partire dai Servizi per le Dipendenze – accurate analisi degli effetti sulla domanda delle diverse misure di contrasto al gioco d’azzardo patologico emanate dai singoli Enti locali: ciò consentirebbe non solo di verificarne l’efficacia ma anche di assicurare una loro migliore difesa in occasione dei ricorsi discussi di fronte ai giudici amministrativi.