FANGHI CONTAMINATI E GESSI FUORI NORMA SVERSATI NELLE CAMPAGNE BRESCIANE. IL COMUNICATO DI AVVISO PUBBLICO

Centocinquantamila tonnellate di fanghi tossici sparsi nelle campagne del bresciano e del Nord Italia, coinvolgimento di imprenditori e dirigenti pubblici, sfruttamento di lavoratori, sequestro di capannoni e conti correnti per un valore di 12 milioni di euro, consapevolezza di avvelenare un territorio. È questo quanto emerge dall’ordinanza del Gip di Brescia, Elena Stefana, in cui sono riportate le intercettazioni effettuate dai Carabinieri del Nucleo Forestale.

“L’inchiesta appena conclusa dimostra ancora una volta la presenza pervasiva delle mafie nell’economia lombarda. Emerge infatti un consolidato rapporto tra mafie e criminalità economica, testimoniato dal coinvolgimento di imprenditori, liberi professionisti e altri esponenti dell’area grigia – ha dichiarato Fabio Bottero, Sindaco di Trezzano sul Naviglio e coordinatore regionale di Avviso Pubblico per la Lombardia –. Il riuso dei fanghi da depurazione in agricoltura va ripensato guardando a soluzioni di economia circolare. L’attuale previsione normativa non riesce a prevenire azioni di soggetti criminali ma soprattutto non è compatibile con il percorso di transizione ecologica avviato nel nostro Paese. Ringraziamo le Forze dell’ordine e la Magistratura per il rilevante lavoro che ha portato all’emersione di gravissimi reati perpetrati con una efferatezza inquietante, elemento ricorrente delle cosiddette ecomafie”.

“È allarmante la spregiudicatezza con cui per anni è stato possibile disseminare vaste aree agricole nella nostra provincia e non solo con sostanze altamente inquinanti – ha aggiunto Gabriele Zanni, Sindaco del Comune di Palazzolo e Presidente dell’Associazione Comuni Bresciani – Il tutto è ancor più grave se ciò è stato consentito dalla complicità di chi avrebbe dovuto controllare. Il tema ambientale e della gestione dei rifiuti continua ad essere un ambito che si presta troppo spesso a comportamenti elusivi delle regole esistenti per mero profitto a danno di intere comunità. È sempre più necessario tenere alta la guardia per prevenire e intercettare comportamenti criminali anche diffondendo una maggiore cultura della legalità e della tutela ambientale.”

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