ELEZIONI PROVINCIALI A VARESE. Avviso Pubblico lancia l’Appello: “Dieci impegni concreti per promuovere legalità e trasparenza contro mafie e corruzione”

«La diffusione della cultura della legalità è uno dei più importanti compiti di un’istituzione pubblica, che deve essere capace di produrre al suo interno gli “anticorpi” necessari a contrastare qualsiasi forma di illegalità e criminalità. Per raggiungere risultati concreti in questa direzione è necessario lavorare insieme e costruire alleanze sul territorio», è il commento Cristina Borroni, Vicesindaco di Castellanza e Coordinatrice di Avviso Pubblico per la provincia di Varese, all’Appello lanciato da Avviso Pubblico in vista delle prossime elezioni provinciali.

Il documento di Avviso Pubblico contiene dieci impegni concreti per promuovere legalità e trasparenza contro mafie e corruzione. Chiediamo ai candidati che lo sottoscrivono una dichiarazione pubblica di rifiuto dei voti di mafiosi e corrotti; l’impegno a inserire nel programma elettorale il tema della prevenzione e del contrasto alle mafie, alla corruzione e all’evasione/elusione fiscale; l’istituzione di un assessorato o di una delega specifica su questi temi, formando il personale dell’ente; il riutilizzo a fini istituzionali o sociali dei beni confiscati; maggiore accesso agli atti e accordi di collaborazione con le istituzioni che lavorano nella prevenzione di riciclaggio e usura; azioni di prevenzione sul gioco d’azzardo; monitoraggio e il controllo delle opere finanziate con il PNRR.

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Questa tornata elettorale si colloca in un contesto nazionale e internazionale particolarmente difficile e complesso, aggravato dalla pandemia e dalle guerre. Chi si candida a ricoprire un incarico pubblico affronta un compito non facile né privo di rischi, perché oggi più che mai serve un cambiamento radicale, di cui la politica, a partire dal livello locale, deve essere la principale protagonista. «È questo il senso del nostro impegno in Avviso Pubblico – spiega ancora la Vicesindaco Borroni –. Mi auguro che, grazie al sostegno del Presidente che verrà eletto, l’associazione possa contare sull’impegno di molti amministratori e su nuove adesioni dei comuni della nostra Provincia».

La crescente sfiducia verso le istituzioni e la politica – generata anche dalla messa in atto di comportamenti illeciti da parte di alcuni suoi rappresentanti – uniti alla crisi economica, alla precarietà lavorativa e all’aumento delle diseguaglianze, ha alimentato le fila di quello che i media chiamano il “partito dell’astensionismo”.

«Per rilanciare la partecipazione democratica dobbiamo fare una scelta radicale, schierandoci senza ambiguità dalla parte della trasparenza e della garanzia dei diritti dei cittadini – rilancia Fabio Bottero, sindaco di Trezzano sul Naviglio e Coordinatore di Avviso Pubblico per la Regione Lombardia –. Di fronte ai tentativi di mafiosi e corrotti di condizionare l’azione degli Enti locali, non possiamo girare la testa dall’altra parte. Le recenti indagini che collegano la ‘ndrangheta ai fondi per la ricostruzione post terremoto e le numerose inchieste degli inquirenti, dimostrano che esiste una forte pressione dei clan sulla nostra regione».

«Per molto tempo questi temi sono stati a margine del dibattito pubblico – spiega ancora il sindaco Bottero –. È arrivato il momento di rimetterli al centro delle nostre politiche, puntando sugli strumenti della conoscenza del fenomeno mafioso, che rappresenta una minaccia concreta per la nostra economia, la nostra sicurezza e la democrazia stessa. Non possiamo lasciare che siano solo i magistrati e le Forze di Polizia ad occuparsi di mafie. La Storia ci insegna che la sola repressione non basta. Dobbiamo costruire un fronte antimafia ampio, che coinvolga le amministrazioni locali, le categorie produttive, il mondo delle libere professioni, quello bancario e finanziario, la scuola e le associazioni. La partecipazione alla vita pubblica nel suo complesso è il miglior antidoto contro mafie e corruzione».

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