CRIMINALITÀ GIOVANILE A NAPOLI. LO STATO PROMUOVA IL REDDITO DI ISTRUZIONE

di isaia sales*

Contributo tratto da “La condizione giovanile tra agio e disagio”, dibattito iniziale di #RaccontiamociLeMafie2022.

Il Ministro dell’Interno, Piantedosi, venerdì 18 novembre, ha partecipato al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura a Napoli per iniziare ad affrontare una delle emergenze del territorio: il disagio giovanile e la criminalità minorile. Ha ascoltato i dati riportati dal prefetto cittadino, dal sindaco e dalle altre autorità presenti per poi chiudere sulla necessità di ragionare su soluzioni condivise.

L’edizione 2022 di Raccontiamocilemafie è iniziata proprio con un incontro dal titolo evocativo: “La condizione giovanile tra agio e disagio”. La discussione ha preso spunto dal libro “Teneri Assassini. Il mondo delle baby gang” (Marotta e Cafiero 2021) scritto da Isaia Sales. Il professore e saggista napoletano ha fornito durante il dibattito, moderato da Elena Ciccarello, che ha coinvolto anche Ciro Cascone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Minori di Milano e Maria Luisa Iavarone, docente di pedagogia sociale e generale all’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, argomentazioni e suggerimenti pratici sul tema. Con un montaggio video del suo intervento, AP-profondimenti rilancia quanto studiato ed esposto da Sales di cui a breve si troverà in libreria un altro testo sulla realtà criminale partenopea “Storia della camorra” Rubbettino editore.

Sales parte dalla descrizione delle quattro caratteristiche che definiscono e differenziano la criminalità giovanile napoletana rispetto a quelle di altre zone del paese. Si tratta di una criminalità autoctona; si sviluppa nel centro cittadino e non dalle periferie; si innesta direttamente con la criminalità mafiosa con pochissime possibilità di ravvedimento per i giovani criminali; scaturisce da contesti famigliari disagiati e soprattutto dall’evasione scolastica. La strada e il delinquere sono i riferimenti per raggiungere l’unico obiettivo dei giovani criminali diventare qualcuno, costi quel che costi.

Sales parla di una condizione di “gangsterismo sociale” che può essere contrastata, ma solo se lo si fa partendo dalla base, dalla mancanza di modelli di riferimento, cambiando quello di approccio messo in atto dalle istituzioni che, nei fatti, non funziona.

Cosa fare per contrastare un fenomeno di cui si conoscono le cause, le origini, il percorso e le inevitabili conseguenze? Sales propone che si riparta dallo Stato chiamato a mettersi al centro degli interventi per salvare infanzia e gioventù di una parte del territorio nazionale. Propone un Reddito di Istruzione che possa prendere in carico sin dalla nascita, la cura e l’istruzione di figli nati senza famiglie o con famiglie in forte difficoltà.

Le modalità e le risorse per portare avanti questa idea sono molto meno impegnative di quelle ora necessarie per affrontare le conseguenze della devianza criminale sin in tenera età.  È possibile salvare il presente e il futuro altrimenti già scritto per migliaia di bambini e ragazzi, in questo modo contribuire anche alla salvezza delle famiglie e della comunità. L’alternativa è la prevalenza del crimine come unico riferimento per la rivalsa sociale e l’abbandono di intere generazioni a questa deriva annunciata.

 

QUI LA REGISTRAZIONE INTEGRALE DEL CONVEGNO:

*Isaia Sales, docente di “Storia delle Mafie” all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, autore di saggi e inchieste

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