San Giusto Canavese: avviato l’iter per la nuova destinazione della Villa confiscata al narcotrafficante Assisi. Alla conferenza presente anche Avviso Pubblico

L’iter per una nuova destinazione della villa di San Giusto Canavese, confiscata al narcotrafficante Nicola Assisi, arrestato dai carabinieri con il figlio Patrick l’8 luglio in Brasile dopo una lunga latitanza, è stato presentato questa mattina in quella che era l’abitazione del boss della droga.
L’immobile, dove la Guardia di Finanza aveva trovato 3,9 milioni di euro e 24 Rolex sotterrati nel giardino, era stato confiscato nel 2011 e messo sotto sequestro nel 2015. Il bando per l’affidamento della villa sarà pronto entro fine settembre.

Oggi i vertici dell’Arma dei Carabinieri, della Prefettura, della Regione Piemonte, della Città metropolitana di Torino, dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, di Libera e di Avviso Pubblico, hanno svolto nella villa confiscata una conferenza dei servizi per definire la destinazione dell’immobile e restituire il bene alla comunità.

Per Avviso Pubblico erano presenti il Presidente Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco (To) e il Coordinatore regionale, Diego Sarno, consigliere regionale.

“Questa villa potrebbe diventare un luogo in cui svolgere attività di formazione per le nostre classi dirigenti – ha dichiarato durante la conferenza il Presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà – non solo come simbolo di riscatto, della vittoria di uno Stato che si riprende spazi liberati dalle mafie, ma anche come un luogo in cui si costruiscono consapevolezze, si diffonde buona amministrazione, si promuove una cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, creando così gli anticorpi necessari per prevenire e contrastare le infiltrazioni mafiose e la corruzione”.

 

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