AGGUATO MAFIOSO A FOGGIA: AVVISO PUBBLICO CHIEDE UN IMPEGNO CONCRETO ALLE ISTITUZIONI E ALLE COMUNITÀ LOCALI PER FARE FRONTE COMUNE CONTRO I CLAN

«In tutta la provincia di Foggia si evidenzia un quadro particolarmente preoccupante da un punto di vista della presenza, del radicamento e della violenza mafiosa. L’agguato mortale che si è consumato per strada nella serata di domenica 21 maggio dimostra, una volta di più, che la prepotenza e il senso di impunità dei clan è forte. Un allarme evidenziato già in occasione della presentazione del “Dossier Puglia” durante la nostra recente assemblea nazionale a Monte Sant’Angelo», spiega il Presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà.

Non è un caso che i sindaci di Avviso Pubblico, provenienti da ogni parte d’Italia, si siano riuniti il 4 e 5 maggio in provincia di Foggia. In quell’occasione è stata presentata un’analisi delle condizioni materiali di vita e del livello di partecipazione civile e sociale alla vita pubblica della Puglia. Dai dati emerge un sostanziale distacco della popolazione dalle Istituzioni a tutti i livelli. Ma anche un preoccupante livello di abbandono scolastico (la Puglia è seconda a livello nazionale) e una povertà relativa minorile di 8,8 punti percentuali superiore alla media nazionale. Tutti fattori che insieme all’alto tasso di disoccupazione, rischiano di alimentare il mercato illegale regolato dagli oltre 50 clan attivi in tutta la regione.

«C’è bisogno di uno scatto da parte dello Stato e delle Istituzioni nel sostenere un territorio particolarmente colpito e allo stesso modo bisogna che i cittadini e la comunità provino a riprendere in mano, da un punto di vista dell’impegno, la partecipazione alla vita democratica e l’attivazione di un fronte comune. Si rischia – spiega ancora Roberto Montà – che l’antimafia sia un tema che riguarda solo i professionisti della stessa e che questi fatti siano derubricati a questioni di sicurezza e di cronaca mentre invece, purtroppo, si continua a fare affari e molto frequentemente si uccide.

«Dobbiamo sostenere gli appelli di solidarietà e sostegno che provengono dal territorio, sia a livello civico che istituzionale e giudiziario», conclude il Presidente Montà con chiaro riferimento alla richiesta del Procuratore Ludovico Vaccaro di una maggiore presenza di personale all’interno del Tribunale e della stessa Procura, la necessità di un intervento e sostegno con le Forze dell’ordine e l’istituzione di una Direzione distrettuale antimafia autonoma per Foggia.

Quello della solidarietà e della ricostruzione di una coscienza di comunità a livello territoriale e nazionale è un tema delicato, che pone in primo luogo i comuni al centro di una battaglia culturale importante. Sappiamo che le mafie colpiscono duro al cuore delle istituzioni locali e lo fanno cavalcando una sostanziale sfiducia nella capacità della Pubblica amministrazione di far fronte alle istanze delle persone. Dai dati emerge un quadro preoccupante: 635 atti intimidatori contro gli amministratori locali pugliesi tra il 2011 e il 2023 (dall’inizio dell’anno sono già 14). Una media di uno a settimana contro sindaci, assessori, consiglieri e personale della pubblica amministrazione.

«Oltre all’omicidio, peraltro più volte tentato ed alla fine concluso, e alla efferatezza con la quale la mafia continua a spadroneggiare, siamo preoccupati del velo di indifferenza sociale che giace su un territorio violentato – dichiara Michele Abbaticchio, Vicepresidente di Avviso Pubblico –. Invochiamo pertanto la reazione di tutte le forze dell’antimafia sociale a scendere in piazza, a presenziare nelle scuole e nei centri di aggregazione. Lo sdegno della comunità deve emergere e deve essere narrato. La nostra terra non può subire tutto questo senza reazione».

«Auspichiamo che le indagini sull’omicidio di ieri sera si svolgano in tempi rapidi e in un clima di collaborazione anche con la società civile – gli fa eco Pierpaolo d’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo e Coordinatore regionale di Avviso Pubblico –. Esprimiamo un augurio di buon lavoro alle forze di polizia e alla magistratura che in queste ore sono impegnati in un compito delicato. Ma soprattutto manifestiamo sostegno e solidarietà ai cittadini di Foggia che ormai da troppo tempo vivono una condizione di emarginazione istituzionale che indebolisce la vita democratica della città».

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