A MARANELLO, UNA VILLA CONFISCATA ALLA MAFIA DIVENTERÀ UN ‘ROOMS & BREAKFAST’ PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Procede il progetto per la realizzazione di una struttura ricettiva per l’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza, ragazze madri o in difficoltà. Si è conclusa oggi la prima parte dei lavori che riguarda oltre metà della villa confiscata alla criminalità organizzata, nella quale sorgerà un ‘Rooms and Breakfast’.

L’edificio, sequestrato dall’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati, è stato poi assegnato al Comune di Maranello, ente socio di Avviso Pubblico, che ha deciso di restituirlo alla comunità con un intervento che lo trasformerà in un luogo di riscatto per donne in difficoltà, grazie al progetto presentato dal Comune ‘Orme di legalità: sui passi delle donne coraggiose’ co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
L’operazione si intreccia con un altro progetto finanziato dalla Regione, ‘I passi delle donne coraggiose’, finalizzato a rafforzare percorsi di uscita per le donne dalla violenza e dalla fragilità, offrendo l’opportunità di una seconda chance di lavoro.

“Le politiche di assistenza devono essere accompagnate da percorsi di autonomia e ricollocazione sociale – afferma l’Assessore alla Legalità e alle Pari Opportunità Mariaelena Mililli, coordinatrice regionale di Avviso Pubblico – questo è il motivo per cui abbiamo deciso di coniugare la restituzione di un bene confiscato all’opportunità di acquisire competenze da spendere nel mondo del lavoro per tutte quelle donne che per vari motivi si trovano in una situazione di fragilità”.

Il primo stralcio, appena concluso, ha riguardato parte del seminterrato, l’esterno, il piano terra e il sottotetto della villa, mentre il secondo stralcio, che completerà i lavori, ha ottenuto un nuovo e importante contributo dalla Regione e verrà messo a gara nel 2021. L’intervento nel complesso prevede la realizzazione di camere per gli ospiti, il rifacimento e la messa a norma degli impianti, opere di rifinitura o sistemazione degli elementi abusivi.

L’immobile era stato sequestrato nell’ambito dell’indagine ‘Point Break’, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Modena dal 26 luglio 2006, giorno dell’attentato esplosivo presso all’Agenzia delle Entrate di Sassuolo. L’attività consentì di ricondurre l’attentato ad un’azione di matrice mafiosa e di arrestare sette persone per il reato di reimpiego di denaro della cosca di ’ndrangheta Arena di Isola di Capo Rizzuto. La villa, all’epoca di proprietà di un imprenditore arrestato nell’operazione, fu sequestrata alla criminalità organizzata, venne definitivamente confiscata nel 2014 ed è in seguito divenuta di proprietà del Comune di Maranello.

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