Un parco a Galliera intitolato alle Vittime innocenti di tutte le mafie

Intitolata Area verde di via Roma alle Vittime innocenti di tutte le mafie

Sabato 22 aprile, a Galliera, è stata intitolata l’area verde di via Roma alle Vittime innocenti di tutte le mafie. 

“Oggi il nostro pensiero va a tutte le vittime che hanno perso la vita per un’Italia libera dalle mafie, dalla corruzione e dal malaffare, e ai loro famigliari – ha dichiarato il Sindaco della città, Anna Teresa Vergnana -. Si tratta di uomini e donne che si sono battuti con trasparenza per la salvaguardia dei diritti civili e che avevano fatto della legalità un punto di riferimento e proprio per questo hanno pagato con la vita; e noi  abbiamo il dovere di ricordarli sempre, per fare almeno in modo che il loro sacrificio non sia stato vano. Ma la memoria delle vittime innocenti delle mafie non deve mai disgiungersi dall’impegno che ciascuno di noi deve profondere prima di tutto come cittadino/a e come amministratore che ha giurato sulla carta costituzionale”. “Sono molto contenta che in questa iniziativa siano  presenti le scuole, e ringrazio i docenti per questo, perché è importante che i giovani prendano coscienza, che sappiano chi erano queste persone perché ognuno di noi può e deve fare la propria parte – ha concluso il Sindaco Vergnana –. Una giornata come questa è quindi un modo per rinnovare l’impegno e per portare avanti una lotta tutti insieme, in nome della legalità e della trasparenza, principi cardine per poter amministrare al meglio le nostre città”.

“Ringrazio il Comune di Galliera, ed in particolar modo la Sindaca per aver deciso di dedicare il parco della città alle vittime innocenti delle mafie – ha aggiunto il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani -. La memoria di queste persone deve tradursi soprattutto nell’impegno da parte nostra a promuovere una cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Dobbiamo agire in maniera unita, tutti insieme, associazioni, comuni, scuole, sulla base di valori e principi condivisi, perché ogni qual volta noi ci disuniamo diamo una mano ai mafiosi e ai corrotti, li aiutiamo lasciandogli terreno libero”. E infine rivolgendosi alla delegazione dei giovani presenti in rappresentanza del Consiglio Comunale dei ragazzi della Scuola Media di San Venanzio, ha aggiunto: ‘Voi avete un compito importante, quello di conoscere la storia del nostro paese perché solo chi conosce il passato e il presente, può costruire il futuro e noi abbiamo il compito di accompagnarvi in questo percorso di conoscenza che deve sempre accompagnare le nostre vite”.

L’intervento di Giulia Di Girolamo, Coordinatrice Provinciale di Avviso Pubblico e consigliera del Comune di Bologna

A seguire è intervenuta la Coordinatrice Regionale di Avviso Pubblico e Vicesindaco di Casalecchio di Reno, Antonella Micele: “Avviso Pubblico è nata in Emilia Romagna, regione in cui oggi si stanno celebrando due importanti processi contro la ‘ndrangheta, che dimostrano sempre di più quanto le mafie purtroppo sono riuscite ad insediarsi nei nostri territori. Noi pertanto dobbiamo essere preparati per contrastarle, per questo è importante che Avviso Pubblico qui in Emilia costruisca una rete forte, fatta di amministratori che attraverso attività di sensibilizzazione e di formazione aiutino ad attivare un’azione di prevenzione e contrasto contro le mafie, la corruzione e il malaffare”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è inserita Giulia Di Girolamo, Coordinatrice Provinciale di Avviso Pubblico e consigliera del Comune di Bologna, la quale dopo aver fatto presente le attività e i progetti che il coordinamento di Avviso Pubblico della Provincia di Bologna sta portando avanti ha sottolineato: “Riteniamo significativo ricordare tutte quelle figure che hanno combattuto la criminalità organizzata a costo della vita per tenere alta l’attenzione sui temi della legalità e il contrasto alle mafie. La lotta alla mafia deve essere perseguita in tutti i campi, dalle istituzioni pubbliche alle attività economiche, ed in particolare attraverso la conoscenza che gli adulti devono riuscire a trasmettere alle giovani generazioni”.

L’iniziativa si è conclusa con le significative testimonianze di Giovanni Paparcuri, Superstite della strage del Giudice Chinnici e di Filippo Palmeri, figlio di Gaspare Palmeri vittima di mafia, che hanno ricordato le loro storie.

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